Il concerto del Liga |
0 - Copertina
/
Cultura
/

Rcf Arena, il Liga non si trattiene: “C…o era ora”

5 giugno 2022 | 14:22
Share0
Rcf Arena, il Liga non si trattiene: “C…o era ora”

Dopo due anni condizionati dalla pandemia, la città del tricolore si è vista rinascere con l’inaugurazione della maxi arena

REGGIO EMILIA – Dopo due anni condizionati dalla pandemia, la città del tricolore si è vista rinascere dapprima con la manifestazione “Fotografia Europea”, poi con il Giro d’Italia. Ma non basta, perché ieri sera ha saputo accogliere l’entusiasmo di ben 103.000 giovani (e meno giovani) provenienti da ogni regione della penisola italiana, tutti desiderosi di presenziare al concerto (dal titolo “30 anni in un nuovo giorno”) del rocker di Correggio, Luciano Ligabue.

Il grande artista, oltre a spegnere le trenta candeline corrispondenti agli anni di carriera, ha avuto anche il privilegio di inaugurare l’Rcf Arena. E l’evento segna così l’inizio di una nuova avventura, la nascita di un movimento capace di attirare in territorio emiliano, artisti di caratura nazionale ed internazionale. Ricordiamo inoltre che l’artista reggiano, in occasione della Festa della Repubblica, è stato insignito dell’onorificenza di Grande ufficiale dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana, da parte del Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, e del prefetto Iolanda Rolli.

Tornando al racconto del concerto: “C…o era ora”. L’esclamazione liberatoria pronunziata dal rocker viene accolta dal pubblico presente con plausi scroscianti. Gli stessi plausi che hanno fatto da contorno a tutte le più famose liriche del Liga. Significativo poi, lo sfilare sul palco di personalità del calibro di Loredana Bertè che, con la grinta e la sincerità che la contraddistinguono, ha riferito di aver subito brutali violenze all’età di 16 anni. Violenze di carattere psicologico, mentale e fisico dalle quali in passato è fuggita, ma che oggi affronta con determinazione e soprattutto racconta per incentivare le donne a denunciare eventuali soprusi.

Successivamente, in ordine sequenziale si sono visti i volti di altre figure illustri tra cui Eugenio Finardi, Gazzelle, Francesco De Gregori, Elisa. Tra tante guest stars, a dare forfait è stato Piero Pelù a causa di un trauma alla testa accorso durante il recente concerto tenutosi a Milano. Toccante il momento in cui il Liga, con gli occhi lucidi, ha ricordato l’amico e fedele bassista Luciano Ghezzi, scomparso improvvisamente il 2 ottobre 2020. Al termine dell’evento abbiamo scambiato due parole con il sindaco Luca Vecchi il quale ha affermato che i reggiani hanno trascorso una grande serata, inaugurando nel modo migliore l’arena che ha dimostrato di non essere seconda a nessun’altra nel mondo.

In quel momento, un ragazzo, giunto in stampelle da Frosinone, ci ha interrotti per gridare la sua passione per il Liga. Come sempre accade, la musica sa scacciare i cattivi pensieri, unire differenti generazioni e dare vita a forti emozioni. E chi scrive, nonostante nel primo pomeriggio si trovasse ancora a Roma, bloccato nel caos di Trenitalia, grazie alla dea bendata è riuscito a godersi il live. E come si suole dire, rimanendo in tema: il meglio deve ancora venire.