Migranti, a Reggio ricongiungimenti in ritardo di 21 mesi

14 giugno 2022 | 18:51
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Migranti, a Reggio ricongiungimenti in ritardo di 21 mesi

Il prefetto: “Ma un anno fa stavamo ancora smaltendo le pratiche del 2018”

REGGIO EMILIA – Sulle pratiche di ricongiungimento familiare per i cittadini stranieri in provincia di Reggio Emilia pesa ad oggi un ritardo di 21 mesi. E’ il dato emerso dalla riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione, convocato stamattina dal prefetto Iolanda Rolli.

“È vero che tanto lavoro deve essere ancora fatto perché un ritardo di ventuno mesi nei ricongiungimenti familiari non può considerarsi fisiologico, ma è vero anche che molto è stato fatto”, puntualizza però il prefetto. “Negli ultimi 12 mesi, infatti, lo sportello unico per l’immigrazione ha ridotto l’arretrato nei procedimenti di ricongiungimento familiare, visto che a maggio 2021 erano ancora da definire istanze presentate nel 2018 mentre allo stato attuale, al netto dei problemi dell’applicativo informatico, bloccato a livello nazionale per un aggiornamento del sistema, il ritardo è stato ridotto a ventuno mesi”.

Altro aspetto che dovrebbe velocizzare l’attività il fatto che “nel corso dell’ultimo anno, inoltre, l’ufficio ha quasi terminato la procedura di emersione dei rapporti di lavoro irregolare, essendo passati dal 3% delle istanze processate a maggio 2021 all’89% di quelle concluse in data odierna”. Dunque, sottolinea ancora Rolli, “ora che l’emersione è in dirittura d’arrivo, possiamo concentrare il personale dello sportello sui procedimenti di ricongiungimento familiare, cercando di replicare gli ottimi risultati ottenuti con la sanatoria”. Per rendere più efficace il percorso di riduzione dell’arretrato secondo il prefetto, è infine “fondamentale creare una rete sia con le amministrazioni coinvolte a vario titolo nei procedimenti di competenza dello sportello sia con gli enti intermedi, la cui funzione nei confronti dell’utenza straniera è particolarmente importante”.