Mercoledì rosa, l’assessore Sidoli: “Non vanno all’Arena”

REGGIO EMILIA – “Non corrisponde assolutamente alla realtà che i ‘Mercoledì rosa’ siano stati prelevati come format dal centro storico per essere collocati in un altro luogo”.  A dirlo è Maria Francesca Sidoli, assessore al Commercio del Comune di Reggio Emilia, nuovamente interpellata in Consiglio comunale sulla scomparsa delle 6 serate che tra giugno e luglio animavano il cuore della città. Ma che, spiega l’assessore rispondendo a due interrogazioni di Lega e Forza Italia, non sono stati sostituiti dagli eventi previsti nel “boulevard” della nuova maxi arena della musica.

Su questi infatti Sidoli precisa che non solo non c’è alcun tipo di accordo tra il Comune e la società che gestisce l’arena, ma soprattutto che le iniziative da questa organizzate “in autonomia” sono “ben differenti dai mercoledì rosa” e accadranno peraltro “nei periodi diversi di settembre e ottobre”. Quello che è stato fatto, continua l’assessore, “è l’esatto contrario e cioè si è cercato di organizzare delle manifestazioni – nonostante uno scarso preavviso – per portare in centro storico tutte quelle persone che grazie ai grandi eventi dell’arena vengono in città da fuori. Così è nato il palinsesto di ‘Aspettando l’Arena’ con quattro serate di animazione musicale al giovedì”.

Dal punto di vista amministrativo “non ci sono affidamenti in corso sui mercoledì rosa perché il bando scadeva nel 2019 ed era stato messo a gara nel 2015, con una procedura ad evidenza pubblica cha la Kaiti Expansion (la stessa agenzia di comunicazione che gestirà gli eventi del Campovolo) si è aggiudicata”. Sotto il profilo politico, invece, “all’inizio, grazie anche all’intuizione delle associazioni di categoria e in particolare di Cna, i mercoledì rosa avevano portato grandissimi benefici al commercio, modificando gli usi e le abitudini dei frequentatori del centro storico che ora vi si recano anche in una giornata che prima era ‘scarica’”.

Ora però, secondo l’esponente della Giunta: “c’è stata una sorta di sgonfiamento e di perdita di efficacia negli ultimi anni: lo dicono gli stessi commercianti e gestori di bar e ristoranti”. Nello specifico, “si lamentava la fruizione solo ed esclusiva di 6 serate nel periodo estivo, peraltro molto caotica e confusionaria, mentre diversi negozi, non facendo ‘cassetto’ preferivano restare chiusi”.

La strategia per il rilancio del centro storico? “Puntiamo a coinvolgere l’asset del commercio in tutto quello che accade ed è in grado di attrarre persone (ad esempio nei 50 mercati straordinari fatti, un dato mai stato registrato prima della pandemia)”. Poi “andremo avanti con iniziative per tutto l’autunno fino a Natale”. Infine “se la pandemia dovesse lasciare la morsa raddoppieremo sforzi e risorse per il centro storico, che anche in questo anno non semplice è comunque vivo per tutto l’arco stagionale”, conclude Sidoli.