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Draghi: “Chi è contro l’invio di armi all’Ucraina vuole che si sottometta alla Russia”

22 giugno 2022 | 19:57
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Draghi: “Chi è contro l’invio di armi all’Ucraina vuole che si sottometta alla Russia”

Il premier alla Camera in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno: “Vogliamo la pace ma le posizioni di Kiev e Mosca restano inconciliabili”. Ok alla risoluzione di maggioranza con 410 sì, 29 contrari e 34 astenuti

ROMA – “C’è una fondamentale differenza tra due punti di vista. Il mio è che l’Ucraina si deve difendere, le sanzioni e l’invio di armi servono a questo. L’altro punto di vista è diverso: l’Ucraina non si deve difendere, non dobbiamo mandare sanzioni e armi, perché la Russia è troppo forte e allora perché combatterla, lasciamo che l’Ucraina si sottometta dopotutto, ma cosa vogliono questi…”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’aula della Camera in sede di replica dopo le comunicazion in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. La risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier è stata approvata dall’aula della Camera con 410 voti favorevoli, 29 contrari e 34 astenuti.

“VOGLIAMO LA PACE MA POSIZIONI MOSCA-KIEV INCONCILIABILI”

“L’Italia e io cerchiamo questa pace, l’abbiamo cercata sin dall’inizio, ma per mettersi seduti e cominciare a delineare un piano di pace”, spiega il premier, “c’è una parte che oggi sta continuando a cercare una guerra, e cercando posizioni di vantaggio. Solo quando saranno state stabilizzate in Ucraina si potrà parlare di pace. L’altra parte, l’Ucraina, dice ‘prima ve ne dovete andare, poi cominciamo a parlare’, sono due posizioni inconciliabili”.

“SANZIONI SEMPRE PIÙ EFFICACI, RUSSIA PREOCCUPATA”

Rispondendo a una domanda sulle sanzioni a Mosca, il premier dichiara: “Io ripeto quello che tutte le organizzazioni internazionali mi dicono, ho la sensazione da tutti i dati che siano molto efficaci e che diventino ancora più efficaci questa estate. Tutti i segnali che arrivano dalla Russia danno l’evidenza di una grande preoccupazione che sta crescendo”.

“TRAGEDIA DEL GRANO È COLPA DEI RUSSI”

Intanto, però, c’è da fare i conti con l’emergenza legata al grano bloccato in Ucraina e che è necessario per il fabbisogno alimentare di molte parti del mondo, soprattutto dell’Africa: “La tragedia umanitaria che sta per abbattersi sui Paesi che hanno meno di tutto al mondo, su coloro che sono i più poveri, è colpa delle sanzioni e dell’Europa? – si chiede Draghi – No, la colpa è della Russia che ha dichiarato guerra all’Ucraina”.

IL TEMA DEI CONCIMI

Si deve “fare di tutto per evitare la tragedia di una crisi alimentare nel mondo. Ho sollevato il tema dei concimi tre mesi e mezzo fa con la Commissione europea e sto ancora aspettando una risposta, e lo solleverò nel prossimo Consiglio europeo”. Il presidente del Consiglio lo dice rispondendo a una sollecitazione di Alvise Maniero, deputato di Alternativa (Fonte Dire).