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Conad via Luxembourg: “Così la politica celebra il non luogo del consumo””

18 giugno 2022 | 16:14
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Conad via Luxembourg: “Così la politica celebra il non luogo del consumo””

Rec: ” I servizi alla cittadinanza che andrebbero perseguiti e celebrati da un sindaco di centro-sinistra, a nostro avviso sono ben altri”

REGGIO EMILIALe parole che il sindaco Luca Vecchi lascia agli organi di stampa di giovedì 16 giugno, celebrando Conad, società a tutt’oggi privata fino a prova contraria, è qualcosa che ci ha lasciati feriti oltre che sconcertati.

Come ci ha sconcertato che la stampa non ricordi, proprio nel giorno dell’inaugurazione, gli anni di battaglie fuori e dentro il consiglio comunale contro questa, l’ennesima, grande opera inutile. 

Quello che si legge non è semplicemente la sfacciata pubblicità ad un supermercato fatta dal primo cittadino, la stessa assessora all’Ambiente – lasciando dietro le quinte, come spesso accade, l’assessore all’Urbanistica Alex Pratissoli – ma una esplicita esaltazione del progetto, come qualcosa che si aspettava da tempo e che offrirà un servizio all’intera città.

E’ cambiata la comunicazione, passata da un quasi desolato aprire le braccia di fronte a diritti ventennali acquisiti e non eludibili, della serie ‘vorrei ma non posso’, al manifesto entusiasmo per il raggiungimento di un agognato obiettivo. Come fosse arrivato a Reggio Emilia il primo simbolo di civiltà, come se non fossimo già strapieni di supermercati e centri commerciali in ogni quartiere, ogni 500 metri, letteralmente.

I servizi alla cittadinanza che andrebbero perseguiti e celebrati da un sindaco di centro-sinistra, a nostro avviso sono ben altri. Sono quei servizi pubblici fondamentali cui tutti e tutte abbiamo diritto, come la sanità, il welfare, che in anni di crisi finanziaria, pandemica, climatica, sono stati smantellati a livello nazionale e adesso rischiano di avere il colpo di grazia nei territori comunali con il Decreto Concorrenza, grazie al quale vedremo presto aprirsi una valanga di privatizzazioni che elimineranno le gestioni pubbliche di beni e servizi essenziali. Ci toglieranno la sovranità comunale da sotto i piedi: sventare questo scenario dovrebbe essere il vero progetto, la vera battaglia dei servizi che dovrebbe perseguire un’Amministrazione.

Invece la politica reggiana celebra, per dirla alla maniera dell’antropologo Marc Augé il non luogo del consumo.

Poche battute taglienti sono dedicate alle contrarietà incontrate per la realizzazione del superstore: la battaglia ambientale dei comitati, delle realtà sociali del territorio e di tutte le persone che si sono attivate per anni per salvare il campo verde di via Luxemburg dall’ennesima cementificazione, viene licenziata come una polemica dai toni accesi. 

Non si tratta solo della ferita di veder sbeffeggiato sarcasticamente l’impegno civico di tante e tanti, anche attraverso la lezioncina del dialogo e confronto – confronto a cui nella realtà Luca Vecchi si è sempre sottratto – ma c’è anche lo sconcerto nel constatare che il nostro sindaco non ha compreso o non tiene in considerazione quello che c’era in gioco negli anni di quelle battaglie e quello che c’è in gioco tutt’ora, in piena emergenza climatica, dove non possiamo più permetterci di sacrificare neanche un metro quadro di terreno e di verdenelle città dell’Emilia Romagna.

Ma soprattutto ci assale la preoccupazione della deriva di questa politica dai palloncini colorati, che si sta indirizzando verso un totale cambio di valori mentre mette mano alla costruzione del futuro della città, perché chi ci amministra non ha minimamente idea dalla parte di chi deve stare e quale categoria deve tutelare: i suoi cittadini e cittadine e il bene comune della collettività.

Pubblicamente avevamo chiesto alla giunta almeno di astenersi dal festeggiare ma siamo giunti alla conclusione che mercoledì scorso si sia consumata definitivamente la parabola di chi, nel 2019, aspirava a candidare Reggio Emilia a Capitale verde d’Europa.

Aspetteremo di rivederli tutti festanti tra i palloncini, al prossimo parcheggio scambiatore che verrà realizzato in via Francia o alla futura colata di cemento prevista, sempre da Conad, in zona Ospizio.

Reggio Emilia in Comune