Silk Faw, Ideanomics rivuole i soldi prestati a mister Krane

24 maggio 2022 | 16:12
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Silk Faw, Ideanomics rivuole i soldi prestati a mister Krane

La società Usa ha citato la Silk Ev, di proprietà del finanziere statunitense con base alle Cayman, di fronte alla Corte Suprema di New York, reclamando 16 milioni di dollari

REGGIO EMILIA – La Ideanomics ha citato in giudizio la Silk Ev Cayman Lp di Jonathan Krane (nella foto), di fronte alla Corte Suprema dello stato di New York, con l’accusa di non averle restituito il prestito di 15 milioni di dollari fatto alla società con base alle Cayman che scadeva il 28 gennaio 2022. La Ideanomics chiede 16 milioni di dollari cifra a cui si arriva, probabilmente, considerando gli interessi del 6 per cento sulla somma e le spese legali. Lo si legge su Offshore alert (la notizia è del 27 aprile scorso), un sito specializzato nel pubblicare segnali d’allarme nella finanza internazionale e che monitora i tribunali offshore e onshore e altre fonti con riepiloghi via e-mail per gli iscritti.

Qualcuno si chiederà cosa c’entri tutto questo con Reggio Emilia. C’entra perché la Silk Ev, domiciliata alle isole Cayman, è la società che ha in pancia una società di diritto irlandese che, a sua volta, controlla Silk Faw Automotive Group Italia srl, società di diritto italiano con un capitale versato di 26,6 milioni di euro. Quest’ultima è l’azienda sino americana (nella joint venture c’è anche il colosso cinese Faw) che deve costruire il megastabilimento di Gavassa che dovrà produrre le supercar elettriche e ibride. Un investimento complessivo da un miliardo e 300 milioni su cui si sono addensate molte nubi. L’ultimo nuvolone arriva proprio dall’azione di Ideanomics negli States.

Ideanomics naviga attualmente in pessime acque e ha sicuramente bisogno di denaro liquido. La compagnia statunitense, fra l’altro, rischia di non avere più i requisiti per essere indicizzata al Nasdaq. Questo perché Ideanomics ha ricevuto a marzo una notifica dal Nasdaq Stock Market LLC per aver omesso la relazione finanziaria annuale. Quella più recente è del 2020, con una perdita netta di 98,2 milioni di dollari.

Il valore delle azioni ordinarie (penny stock) della società statunitense è crollato dai 4,95 dollari del 5 febbraio 2021 agli 0,53 attuali. Anche il suo valore di mercato è sceso in picchiata a circa 264 milioni di dollari. E’ da ricordare che, per ora, Ideanomics è l’unica società, almeno ufficialmente, che ha investito sulla costruzione del megaimpianto che dovrebbe sfornare auto elettriche a Gavassa.

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