Reggiana, il sogno della B si spegne fra i fischi contro la Feralpisalò

20 maggio 2022 | 22:40
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Reggiana, il sogno della B si spegne fra i fischi contro la Feralpisalò
Reggiana, il sogno della B si spegne fra i fischi contro la Feralpisalò
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Reggiana, il sogno della B si spegne fra i fischi contro la Feralpisalò
Reggiana, il sogno della B si spegne fra i fischi contro la Feralpisalò
Reggiana, il sogno della B si spegne fra i fischi contro la Feralpisalò

I granata giocano una partita senza nerbo, senza idee e vengono affondati da due gol di Miracoli: inutile la rete di Cremonesi

REGGIO EMILIA – La Reggiana orfana di Cigarini (lesione al crociato del ginocchio destro) e Radrezza (un turno di stop dato dal giudice sportivo), eventi verificatisi nel corso della gara di andata al cospetto della Feralpisalò, cade in patria a seguito di una prestazione sottotono. Un atteggiamento passivo non apprezzato dal popolo di Reggio Emilia che fischia il suo amato club e afferma “meritiamo di più”. In sala stampa Aimo Diana non solo sottolinea come l’orgoglio sia venuto meno nel suo gruppo, ma anche si scusa con la tifoseria per l’abulica prestazione. Inoltre chiude l’intervento rimarcando il dispiacere che lo attanaglia per aver perso un’occasione importante.

Primo tempo
“Ed ecco la regia entra in campo… fortissimo batte il mio cuor”, queste le parole incise sullo striscione esposto in curva sud da ‘Teste Quadre’; dal canto suo la tifoseria salodiana, composta da poco più di sessanta unità, mostra la bandiera riportante la scritta “Forza e onore, Feralpisalò per sempre nel cuore”. Passando al calcio giocato: la Reggiana, more solito, si tinge di granata; la compagine ospite opta per una bianca t-shirt corredata di banda verticale giallo-verde. Gli uomini di mister Diana provano a dettare il ritmo di gioco, ma ad ostacolarne l’operatività è il muro granitico eretto dagli avversari.

Di Molfetta tenta di sorprendere con un radente l’estremo difensore reggiano, ma la conclusione è da dimenticare. Con il passare del tempo si accendono gli animi dei gladiatori e il direttore di gara all’utilizzo dei cartellini predilige la parola. Da annotare sul taccuino è la base del legno colpita da Carraro al ventiquattresimo minuto. Lanini prova a spaventare Liverani ma, ancor prima di scagliare la stoccata, scivola sul manto erboso. Capovolgimento di fronte e le torri centrali difensive granata crollano su Balestrero. L’arbitro Longo, senza alcuna esitazione, assegna il penalty dagli undici metri . Sul dischetto si presenta Miracoli che, assistito dall’alto, deposita la sfera in fondo al sacco.

Lo stesso Miracoli, pochi istanti dopo, infierisce la seconda coltellata al tifoso reggiano portando avanti di due lunghezze i propri compagni. Un inviperito Diana, ancor prima dell’intervallo, modifica l’assetto organizzativo della propria squadra. A onor di cronaca, in chiusura di sipario, la dirigenza autoctona reclama due calci di rigore vedendo dapprima Zamparo poi Guglielmotti cadere a terra in zona nemica. Proteste che vengono rigettate.

Secondo tempo
“Fuori le palle” l’indicazione tecnico/tattica dettata dalla tifoseria locale. E il messaggio viene recepito così forte e chiaro dai granata che accorciano le distanze con Cremonesi abile a trasformare in oro l’assist al bacio di Contessa. Da segnalare è il proiettile scagliato dal fucile di Muroni che soffia sul palo alla sinistra di Liverani. Ha inizio anche la danza delle sostituzioni. “Dai ragazzi noi ci crediamo” il canto lirico che si ode dagli spalti volto a caricare la Reggiana. La mancata sanzione di un presunto tocco con l’arto superiore scatena l’ira funesta dei circa ottomila reggiani presenti al Città del Tricolore. A finire anzitempo sotto la doccia è Cremonesi che rimedia la seconda ammonizione. Poi è la dea bendata a non sorridere a Rozzio che vede la propria conclusione stamparsi sulla traversa. Sullo scorrere dei titoli di coda il diagonale di Balestrero viene intercettato dai guantoni di Venturi. La serie B resta così un sogno, un sogno che si spegne tra i fischi.

Il tabellino

A.C. REGGIANA – FERALPISALO’: 1 – 2

Marcatori: 33’ – 36’ Miracoli (F), 48’ Cremonesi (R).

A.C. REGGIANA (3-5-2): Venturi; Cremonesi, Rozzio, Luciani (dal 72’ Arrighini); Contessa, Sciaudone (dal 39’ Guglielmotti), Rossi, D’Angelo (dal 39’ Muroni), Rosafio (dal 64’ Neglia); Lanini, Zamparo (dal 71’ Scappini). A disposizione: Russo, Marconi, Libutti, Del Pinto, Porcino, Cauz. Allenatore: Aimo Diana.

FERALPISALO’ (4-3-3): Liverani; Bergonzi, Bacchetti, Legati, Corrado; Carraro (dal 85’ Pisano), Hergheligiu (dal 76’ Damonte), Balestrero; Di Molfetta (dal 66’ Guidetti), Miracoli (dal 65’ Spagnoli), Guerra (dal 76’ Siligardi). A disposizione: De Lucia, Salines, Farabegoli, Corradi, Castorani, Khadim, Luppi. Allenatore: Stefano Vecchi.

Arbitro: Federico Longo sez. di Paola (Assistenti: Giuseppe Centrone sez. di Molfetta, Maicol Ferrari sez. di Rovereto. IV ufficiale: Michele Giordano sez. di Novara).

Note – Espulso: Cremonesi. Ammoniti: Rossi, Bacchetti, Corrado, Legati, Guglielmotti. Angoli: 11 – 4. Recupero: 3’ pt. – 5’ st.