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Lavoro nero o non sicuro, in maggio otto ditte sospese

30 maggio 2022 | 16:09
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Lavoro nero o non sicuro, in maggio otto ditte sospese

Atti falsi in cantieri edili: scovato operaio con reddito di cittadinanza

REGGIO EMILIA – Cantieri edili, aziende agricole e locali pubblici: sono otto le attività sospese a maggio a Reggio Emilia e provincia dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, per “gravi violazioni in materia di salute e sicurezza” e l’impiego di manodopera “in nero”. Complessivamente i militari hanno emesso sanzioni per 190.000 euro e scovato, nelle 20 aziende controllate, cinque lavoratori non dichiarati e uno irregolare sul territorio nazionale. In un cantiere in città che stava eseguendo dei lavori in una scuola media è emerso che due imprese edili avrebbero prodotto documentazione falsa attestante corsi di formazione, sorveglianza sanitaria, nomina del medico competente.

I titolari sono stati denunciati per uso di atto falso e multati con 88.000 euro. Nella zona della movida due locali sono stati chiusi per carenze in materia di sicurezza. Inoltre tre lavoratori controllati sono risultati irregolari. Le sanzioni scattate ammontano a 20.000 euro. Altre violazioni sono state contestate dai Carabinieri in un’azienda agricola di Novellara e in un cantiere edile di Bagnolo in Piano, dove lavorava un operaio italiano, privo di regolare assunzione, beneficiario del reddito di cittadinanza. Come manovale l’uomo aveva guadagnato oltre 17.000 euro. Di nuovo a Novellara, infine, un operaio edile straniero dovrà pagare una maxi multa da 25.000 euro per aver tra l’altro impiegato un cittadino straniero privo del permesso di soggiorno.