Imprese, nuovi contratti in calo ad aprile

13 aprile 2022 | 14:34
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Imprese, nuovi contratti in calo ad aprile

Nell’impresa manifatturiera la domanda di occupati segna un -7% rispetto al mese precedente

REGGIO EMILIA – Sono 3.160 i nuovi contratti previsti dalle imprese reggiane per il corrente mese di aprile e 11.520 quelli complessivamente programmati per il trimestre aprile-giugno. Se il dato trimestrale sembra seguire un andamento positivo, anche in prospettiva, in linea con i trimestri precedenti, il dato mensile mostra tutta un’altra storia.

Infatti ciò che emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio sui dati del sistema informativo Excelsior relativamente ad aprile 2022 è in decisa controtendenza rispetto al mese precedente: mentre nel marzo 2022 nell’impresa manifatturiera la domanda di occupati era cresciuta del 5%, aprile segna un -7% rispetto al mese precedente, sempre comunque inferiore rispetto al dato nazionale  (-8,5%). Anche le costruzioni segnano un calo delle assunzioni previste dell’ordine di un 24%, rispetto invece ad un +4% del mese precedente. Il commercio rispecchia il medesimo trend, con un decremento dell’ordine di un 21% contro un + 18% rilevato nel mese di marzo 2022.

Sono pertanto tutti i settori, in primis l’industria manifatturiera, a mostrare il contraccolpo generato dal rincaro subitaneo dei prezzi delle materie prime e, per un’economia come la nostra per il 70% esportatrice,  dall’incertezza sui mercati internazionali, a motivo del confitto in Ucraina. Spostando l’attenzione sui dati di aprile, osserviamo poi che 26% dei casi, secondo l’analisi le entrate previste saranno stabili, mentre nel 74% saranno a tempo determinato.

Guardando l’area funzionale di inserimento il 48% dei profili mensili ricercati sarà destinato alla produzione di beni ed erogazione di servizi, il 16% all’area tecnica e di progettazione, mentre il 14% si occuperà di aspetti inerenti la logistica e il 12% assumerà ruolo nelle funzioni commerciali e di vendita. Solo il 6% verrà invece coinvolto nell’amministrazione e il 4%, nell’area direzione e servizi generali.

La crescita della domanda di personale si differenzia a seconda dei settori, ma solo il comparto dei servizi assorbirà il 55% delle assunzioni previste in aprile. Più in dettaglio, al primo posto per numero di profili ricercati si collocano le industrie metalmeccaniche ed elettroniche (470 unità), seguite dalle imprese di alloggio e ristorazione (460), commercio (310), metallurgiche e prodotti in metallo (260) e servizi alle persone (250).

Nonostante il buon andamento dei nuovi contratti, continua ad acuirsi il gap tra offerta e domanda di lavoro: la difficoltà di reperimento delle professionalità ricercate infatti continua a superare il dato pre-pandemia, portandosi al 50% dei casi. Tra i profili ad alta specializzazione, ovvero il 21% delle entrate previste, quelli più difficili da individuare sono i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (difficoltà di reperimento 72,7%), gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (72,4%) e i tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione (66,7%). Tra gli operai invece sono di difficile reperimento i conduttori di mezzi di traporto (74,2%) e gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (64,6%).