Fatture false, maxi evasione fiscale da 10 milioni di euro

28 aprile 2022 | 10:16
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Fatture false, maxi evasione fiscale da 10 milioni di euro

I finanzieri di Guastalla hanno denunciato gli amministratori di una società della Bassa per evasione fiscale e per truffa ai danni dello stato

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Maxi evasione fiscale per oltre 10 milioni di euro mediante fatture false. I finanzieri della tenenza di Guastalla hanno denunciato gli amministratori di una società formalmente attiva nel settore della installazione di impianti termoidraulici della Bassa per evasione fiscale e per truffa ai danni dello stato. Al centro di tutto un imprenditore reggiano di 55 anni, di fatto vero gestore della società.

L’attività ispettiva è nata come sviluppo di indagini, condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, relative a una vicenda che, nel corso dell’ottobre 2020, aveva consentito di sequestrare beni immobili, disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie per un valore di 2 milioni di euro e do arrestare un imprenditore reggiano per frode fiscale e bancarotta fraudolenta nell’aprile 2021.

Dopo aver notificato agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, i finanzieri di sono concentrati sulla posizione fiscale della società beneficiaria del meccanismo fraudolento, posto in essere mediante l’utilizzo e l’emissione di fatture documentanti operazioni commerciali e di servizi totalmente inesistenti.

Gli approfondimenti dal punto di vista fiscale eseguiti nei confronti di tale società, nel frattempo fallita, hanno permesso di rilevare l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 10 milioni di euro con conseguente evasione dell’Iva e delle Imposte dirette per circa 2 milioni di euro, che sono stati segnalati al competente Ufficio finanziario per il recupero a tassazione.

Inoltre, si è appurato come la società, avvalendosi delle false fatture ha ottenuto indebitamente un contributo a fondo perduto erogato nell’ambito dell’emergenza pandemica in atto da Covid-19, per un importo di quasi 9mila euro. Per questo motivo gli amministratori di diritto e di fatto della società sono stati denunciati anche per il reato di truffa ai danni dello Stato, per indebita percezione del contributo mediante falsa documentazione.