Ucraina, Toson: “Imprese si riposizionano in altri paesi per evitare il default”

10 marzo 2022 | 14:03
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Ucraina, Toson: “Imprese si riposizionano in altri paesi per evitare il default”

Il presidente di Confindustria Ucraina: “Chi può cerca materie prime in Bulgaria e Romania”

REGGIO EMILIA – “Oggi il tema principale è che molte aziende italiane presenti in Ucraina producono o conferiscono materiali da e per il paese. Al passo attuale si provoca un default nell’azienda base, da dove le altre imprese si riforniscono di prodotti per poi esportarli. Così, ci sono aziende che stanno riposizionando la loro attività su paesi limitrofi, come la Bulgaria e la Romania, dove riescono a trovare altre materie prime similari, comunque utili. Altre invece non ci riescono. Per questo è molto importante tracciare il sistema”.

Lo segnala il presidente di Confindustria Ucraina, il costruttore padovano con attività a Kiev Marco Toson. Console onorario ucraino per le Tre Venezie, Toson interviene oggi a un webinar di Unindustria Reggio Emilia per entrare nei dettagli tecnici degli effetti dell’invasione russa sulle imprese, “sebbene lo scenario internazionale sia ancora fluido e in costante movimento”, notano a Unindustria. Prima fra tutte le associazioni confindustriali, fra l’altro, l’associazione reggiana ha attivato da giorni una task force per la tutela del proprio business nell’area russo-ucraina.

Rientrato in Italia a fine febbraio, prima dell’invasione, Toson, che ha già assicurato che “le imprese italiane non fuggiranno” dall’Ucraina nonostante la guerra, torna sul recente incontro con Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, nel corso del quale non si è parlato solo di rivedere il Pnrr alla luce della crisi. “È molto difficile – continua Toson parlando ai colleghi industriali reggiani – prospettare cosa esattamente succederà, ma cerchiamo di raccogliere informazioni da parte di tutte le aziende presenti in Ucraina”.

Continua l’industriale padovano: “Abbiamo creato per questo nel sito web di Confindustria Ucraina un desk di emergenza, ‘Emergency Desk Ukraine’, dove inseriamo le informazioni di ogni singola impresa. È uno sportello che dà indicazioni su come risolvere i problemi contingenti. Invitiamo tutte le imprese coinvolte a registrarvi i loro dati, per affrontare lo sbilanciamento attuale e capire quali attività possono essere messe in sicurezza, in questo momento veramente critico”.

Aggiunge Toson: “Con il presidente Bonomi abbiamo parlato anche di un’attività di coordinamento per capire quali aziende possono essere messe in sicurezza e quali invece devono essere aiutate in concreto, per cercare di far fronte al blocco della loro filiera produttiva”. Inoltre, continua il presidente di Confindustria Ucraina, “ci siamo riuniti anche con i vari presidenti di Confindustria nell’Europa dell’est e con loro abbiamo dialogato, per verificare in quali altri paesi possiamo trovare appoggi in grado di sopperire alle mancanze attuali in Ucraina. Non è facile, ma tutto il sistema confindustriale segue la stessa linea riusciamo almeno a capire bene – confida Toson – dove possiamo essere di aiuto in questa situazione di emergenza”.