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Ucraina, partiti i corridoi umanitari nel Nord-Est. Kiev: “Ucciso generale russo”

8 marzo 2022 | 16:05
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Ucraina, partiti i corridoi umanitari nel Nord-Est. Kiev: “Ucciso generale russo”

Oltre 2 milioni gli ucraini già fuggiti dal Paese. Nessun progresso significativo dai negoziati di ieri tra Kiev e Mosca, continuano le violenze e gli scontri

ROMA – Il governo di Kiev ha confermato che è iniziata la prima fase delle procedure per evacuare la popolazione attraverso la città di Sumy, città a nord di Kharkiv, lungo il confine nord-orientale. I corridoi umanitari, come ha riferito il ministro della Difesa russo, riguarderanno le città di Kiev, Kharkiv, Chernihiv e Mariupol, così come è stato annunciato ieri nel terzo round di negoziati in Bielorussia tra le delegazioni dei governi russo e ucraino, a quasi due settimane dall’inizio dell’offensiva russa nel Paese. Il governo ucraino ha fatto sapere che sta gestendo il trasferimento dei civili in collaborazione con la Croce rossa internazionale, che ieri ha ricevuto una lettera ufficiale da parte del governo della Federazione russa in cui si approvavano le operazioni.

A CHE PUNTO SONO I NEGOZIATI
I negoziati di ieri non hanno raggiunto altri progressi significativi, ed entrambe le delegazioni hanno espresso insoddisfazione. Il portavoce di quella del Cremlino, Vladimir Medinsky, ha detto che “non si tratta di un lavoro semplice” aggiungendo che la quarta tappa dei colloqui verrà organizzata “molto presto”. Medinsky, come riporta l’agenzia russa Tass, ha ribadito inoltre che la Russia auspica di trovare una soluzione attraverso il riconoscimento delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk e della sovranità russa sulla Crimea da parte di Kiev. Un passo definito “impossibile” dalla controparte, secondo quanto ha detto il portavoce russo.

LA SITUAZIONE NELLE CITTÀ UCRAINE
Al tredicesimo giorno di combattimenti, non si placano intanto le violenze nel Paese: il governo di Kiev accusa Mosca di bombardare città densamente abitate come Chernihiv, a nord della capitale, e Mykolaiv, nel sud non lontano dal mar Nero. Nella città portuale di Odessa l’esercito si sta preparando a un’offensiva russa che potrebbe arrivare sia via mare che via terra, da est. L’esercito ucraino fa sapere di aver ucciso un generale russo, il secondo dall’inizio delle ostilità, nel corso dei combattimenti a Kharkiv, e che in totale ha neutralizzato 12mila soldati russi. Il quotidiano Guardian riferisce che il militare in questione è il general maggiore Vitaly Gerasimov, che avrebbe preso parte alle operazioni militari anche in Cecenia, Crimea e Siria.

CONTINUA L’ESODO: OLTRE 2 MILIONI HANNO LASCIATO L’UCRAINA
Nel tentativo di cercare sostegno internazionale, stamani, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha avuto un colloquio con la sua omologa britannica, Liz Truss, al termine del quale ha fatto sapere in un tweet di aver discusso di “misure pratiche per rafforzare ulteriormente le capacità di difesa dell’Ucraina. Ho sottolineato l’urgente necessità di imporre nuove sanzioni alla Russia per i suoi continui barbari crimini di guerra in Ucraina. Siamo grati al Regno Unito per essere al fianco dell’Ucraina in questo momento critico”, ha aggiunto Kuleba.

Quest’oggi, il premier britannico Boris Johnson riceverà a Londra i rappresentanti del Gruppo di Visegrad – ossia Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca -, gli Stati più prossimi all’Ucraina che stanno anche accogliendo i profughi. Stamani Filippo Grandi, l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), ha annunciato che già due milioni di persone hanno lasciato il Paese per sfuggire alle violenze. In Italia sono oltre 14mila i profughi arrivati dall’Ucraina (fonte Dire).