Ucraina, il Comune: “Daremo visibilità a Gronsky”

22 marzo 2022 | 15:37
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Ucraina, il Comune: “Daremo visibilità a Gronsky”

Lo promette l’assessore alla Cultura, Annalisa Rabitti: “Ma la decisione di annullare il progetto con il Museo Statale Ermitage è stata giusta”

REGGIO EMILIA – “Fotografia Europea 2022 è in contatto in queste settimane con l’artista russo Alexander Gronsky e sta valutando, assieme a lui, le modalità attraverso le quali dare la visibilità più giusta alle posizioni che lo stesso esprime, come riportato anche da diversi organi di informazione”. Lo segnala da Reggio Emilia Annalisa Rabitti, assessora alla Cultura e alle Pari opportunità, aggiornando dunque sul ‘caso Gronsky’.

Arrestato a Mosca a inizio invasione per aver protestato contro il regime russo, il fotografo ha visto comunque sfumare la sua partecipazione al festival Fotografia Europea 2022. Il Comune apre quindi alle posizioni dell’artista, pur confermando di adeguarsi all’attuale contesto. Spiega l’assessora reggiana: “La decisione di annullare il progetto con il Museo Statale Ermitage, assunta all’indomani dell’aggressione della Russia all’Ucraina (dunque in alcun modo dettata da presunte spinte ‘russofobe’ provenienti di altre istituzioni), è stata immediatamente condivisa con i partner di Fondazione Ermitage Italia e contestualmente comunicata al curatore del progetto, Dimitri Ozerkov, direttore del Dipartimento di Arte contemporanea presso l’istituzione russa”.

E in particolare, continua Rabitti, “pur esprimendo apprezzamento per il lavoro e la professionalità del curatore, la decisione di interrompere relazioni istituzionali, in tale contesto di guerra e di strage indiscriminata di civili, è risultata inevitabile. Tutti gli autori russi del progetto sono stati invitati a partecipare al Festival in forme diverse da quella espositiva prevista dal progetto annullato e tutti hanno risposto esprimendo gratitudine ma fermezza – conferma nel suo messaggio l’assessora – nel considerare le attuali condizioni, in cui la guerra è in corso, non praticabili. Continuiamo a dialogare, faticosamente considerando le condizioni, per definire le migliori modalità di collaborazione senza che ciò comporti, per chi si è già fortemente esposto, ulteriori rischi di incolumità personale”.