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Ucraina, da Caritas Reggio supporto a convento rumeno

8 marzo 2022 | 18:32
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Ucraina, da Caritas Reggio supporto a convento rumeno

Dalla nostra città nei prossimi giorni partiranno tre operatori diretti al convento San Francesco a Sighet

REGGIO EMILIA – Da Reggio Emilia nei prossimi giorni partiranno tre operatori Caritas diretti al convento San Francesco a Sighet, in Romania, che sta accogliendo numerosi profughi in fuga dall’Ucraina. Gli operatori reggiani saranno inviati proprio per supportare il convento nel lavoro di accoglienza dei rifugiati. A renderlo noto è la Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, che si è riunita ieri a Bologna per fare il punto sull’emergenza ucraina.

Dai vescovi della regione arriva anche un nuovo appello a “favorire ogni azione, coordinata dalle Caritas diocesane dell’Emilia-Romagna in dialogo con i cappellani delle comunità greco-cattoliche ucraine, a favore dei profughi, il cui numero cresce sempre più, di giorno in giorno: dalla raccolta fondi alla disponibilità di appartamenti o all’accoglienza in strutture e in famiglie, con una particolare attenzione alle donne, alle madri con i loro figli”.

In particolare, la Cei dell’Emilia-Romagna esorta a “un’accoglienza ordinata e puntuale, seguendo le indicazioni delle Istituzioni, e a un particolare sostegno alle persone, soprattutto donne, e famiglie ucraine, oltre 33.000, che vivono nella nostra regione, preoccupate e angosciate per i propri cari”. I vescovi della regione raccomandano di rispettare “le indicazioni prescritte” e ricordano che “va data comunicazione entro 48 ore alla Questura dei nomi delle persone accolte”, a cui deve seguire “l’invio dei profughi alle strutture sanitarie delle Ausl per il tampone e le vaccinazioni e, subito dopo l’entrata in vigore del permesso di protezione temporanea, l’inizio delle procedure per regolarizzare la presenza e la tutela”.

Infine, la Ceer rinnova “la preghiera per la pace in Ucraina e l’appello ad accogliere i profughi”, sottolineando che “preghiera e accoglienza camminano insieme e rafforzano la comune invocazione di pace che sale dalle chiese e dalle città perché cessi questa nuova, inutile strage”. I vescovi dell’Emilia-Romagna partecipano “al dolore del popolo ucraino causato da una guerra che sta distruggendo città e paesi, con un numero crescente di morti, di feriti e di profughi”, aderendo all’appello di Papa Francesco perché si compiano “gesti concreti di solidarietà nei confronti del popolo ucraino e dei Paesi confinanti verso cui si dirigono i profughi”.