Cronaca |
Cronaca
/

Strage di Bologna, scintille in aula fra legale Bellini e presidente Corte

26 marzo 2022 | 08:45
Share0
Strage di Bologna, scintille in aula fra legale Bellini e presidente Corte

Per l’avvocato si “cerca di limitare il diritto alla difesa”

REGGIO EMILIA – Scintille, in Corte d’Assise a Bologna, tra il presidente della Corte, Francesco Caruso, e l’avvocato Manfredo Fiormonti, impegnato nella sua arringa in difesa di Paolo Bellini, imputato per concorso nella strage del 2 agosto 1980. All’origine delle schermaglie tra i due c’è la decisione di Fiormonti di leggere, nel corso del suo intervento, numerosi verbali riguardanti l’ex moglie di Bellini, Maurizia Bonini, e di altri familiari dell’imputato, nel tentativo di far emergere le contraddizioni che avrebbero caratterizzato le loro testimonianze, in primis proprio quella dell’ex moglie.

Dopo più di un’ora di lettura ininterrotta di verbali e trascrizioni di intercettazioni, infatti, Caruso ha fermato Fiormonti, invitandolo a non leggere integralmente i verbali, che contengono numerose ripetizioni. Le parole del presidente della Corte hanno provocato la reazione stizzita del legale, che ha replicato a Caruso dicendogli che “non può comprimere il diritto di difesa”. Da parte sua, il giudice ha ribadito a Fiormonti il proprio invito ad “evitare le ripetizioni”, evidenziando che con la sua richiesta ha “esercitato un potere che mi dà la legge”. A quel punto è intervenuto l’altro legale di Bellini, Antonio Capitella, chiedendo al collega di proseguire nella sua arringa. Richiesta accolta da Fiormonti, che ha ripreso il suo intervento.