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Rec: “Sbagliato escludere artisti russi da Fotografia europea”

1 marzo 2022 | 11:19
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Rec: “Sbagliato escludere artisti russi da Fotografia europea”

Reggio Emilia in Comune: “Ciò che sarebbe stato giusto e corretto fare secondo noi è una dichiarazione a fianco degli artisti contro le decisioni del governo russo”

REGGIO EMILIANei giorni scorsi oltre 4mila intellettuali e artisti russi hanno sottoscritto un appello contro l’invasione dell’Ucraina. In un testo che non lascia spazio a interpretazioni, si sono schierati con queste parole “Alla Russia non serve una guerra contro l’Ucraina e l’Occidente. Nessuno ci minaccia, nessuno ci attacca. La politica che promuove la guerra è immorale, irresponsabile e criminale, e non può essere proclamata in nome del popolo russo” (testo integrale https://bit.ly/3BYaF5V).

Altrettanti artisti sono scesi nelle piazze per esprimere il loro dissenso sfidando le autorità e, in alcuni casi, rischiando l’arresto. Tra questi Alexander Gronsky e Olya Ivanova fotografi che dovevano essere ospiti nella curatela “Sentieri di Ghiaccio” della prossima edizione di Fotografia Europea. Il primo – vincitore di World Press Photo – arrestato ieri, ha inviato immagini dalla prigione mentre era in attesa della procedura di carcerazione. La seconda ha dato voce a centinaia di donne delle comunità rurali russe in risposta a una delle culture più ossessivamente antropocentriche a livello mondiale.

Sebbene la cornice istituzionale impedisca la collaborazione con il ministero della cultura russo, e di conseguenza la presenza delle opere e degli artisti alla prossima edizione di Fotografia Europea, riteniamo profondamente sbagliata la scelta categorica dell’organizzazione del Festival, e la procedura adottata.

E’ per noi fondamentale aprire quindi una riflessione sul senso dell’arte e della cultura in questo preciso momento storico. L’arte dovrebbe costituire – come si evince dal sito stesso di Fotografia Europea – uno strumento di rilancio post-pandemia e perché “Ora abbiamo la possibilità di ri-esistere, considerare le scelte relative al proprio ruolo nel mondo, dal punto di vista creativo e non solo; essere coraggiosi e onorare l’importanza di sapere sempre guardare al mondo con occhi aperti”.

Ciò che sarebbe stato giusto e corretto fare secondo noi è una dichiarazione a fianco degli artisti contro le decisioni del governo russo, permettendo quindi ai singoli di scegliere da che parte stare, come per altro accaduto a Milano al maestro russo Gergiev direttore alla Scala. Sarebbe stato importante, anche se i tempi sono ridotti, intraprendere una dichiarazione di coinvolgimento di artisti ucraini per poter dare voce a chi voce ora non ha.

Chiediamo dunque agli artisti e artiste reggiane, alle associazioni artistiche e ai gruppi spontanei di manifestare all’amministrazione il proprio punto di vista perché noi di Reggio Emilia in Comune siamo i primi sostenitori del concetto “La cultura non starà al suo posto”, ma pensiamo che questo valga per tutte e tutti noi.

Rec – Reggio Emilia in Comune