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Progetto Cna “Ti voglio pane”: diplomati 250 piccoli fornai

31 marzo 2022 | 12:29
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Progetto Cna “Ti voglio pane”: diplomati 250 piccoli fornai

Si è concluso il percorso di valorizzazione del pane fresco artigianale grazie alle lezioni d’impasto fatte dai fornai Cna F.lli Gualtieri (Carpineti), Campari e Simonazzi (Castelnovo Monti)

REGGIO EMILIA – Si è concluso con la consegna di un diploma di “piccolo fornaio” il progetto “Ti voglio pane” realizzato da Cna di Reggio Emilia e finanziato dalla Regione Emilia Romagna per accompagnare i bambini delle scuole primarie a scoprire il valore del pane fresco e dei prodotti da forno artigianali, grazie alla collaborazione con il Forno F.lli Gualtieri di Carpineti, il Forno Campari e il Forno Pasticceria Simonazzi di Castelnovo Monti, che si sono resi disponibili ad effettuare delle vere lezioni d’impasto e panificazione.

Il progetto, che rientra anche nelle iniziative messe in campo da Cna per valorizzare le imprese dell’area montagna, ha visto il coinvolgimento di circa 250 bambini della Scuola primaria di Minozzo, Scuola primaria “Don P. Borghi” di Carpineti, Scuola primaria “Don Zanni” di Felina, Scuola primaria di Collagna, Scuola primaria “F. Gregori” di Casina, Scuola primaria “G. Marconi” di Paullo di Casina, Scuola primaria “Marco Polo” di Reggio Emilia.

“E’ importante far scoprire ai bambini il valore dei mestieri artigiani e la filiera produttiva che sta dietro ad un alimento semplice, ma di grande importanza come il pane, che per secoli è stato alla base della nostra alimentazione ed è un esempio perfetto di alimento sostenibile che non va mai sprecato, perché riutilizzabile in cucina in mille modi”. Ha commentato Marco Simonazzi, presidente del mestiere dolciari panificatori Cna Alimentare.

Alle attività d’impasto e panificazione è seguita l’elaborazione di una poesia o di un disegno da parte di ciascun bambino, tutti i materiali sono stati poi raccolti in un libricino digitale visionabile sul sito CNA Reggio Emilia.

“La soddisfazione maggiore è vedere l’entusiasmo e l’interesse dei bambini nell’effettuare queste attività, sono molto ricettivi e fanno mille domande – ha concluso Simonazzi – sono sicuro che da queste esperienze potranno nascere futuri fornai”.