Mafie, al via carovana Libera per riappropriarsi del territorio

2 marzo 2022 | 15:49
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Mafie, al via carovana Libera per riappropriarsi del territorio

Dal 6 marzo un tour in Regione per rinsaldare la comunità

REGGIO EMILIA – Da domenica prossima, 6 marzo all’autunno del 2022, grazie al progetto “Rotte Antimafia”, una carovana per la “legalità democratica e la giustizia sociale” attraverserà le nove province dell’Emilia-Romagna con eventi, concerti, spettacoli, convegni, tornei sportivi, manifestazioni. Visiterà le località più periferiche e isolate per fare luce sulle vecchie e nuove fragilità e rinsaldare quei legami sociali messi in crisi dalla pandemia che, se assenti, favoriscono le mafie.

L’iniziativa è “firmata” da Libera Emilia-Romagna insieme a Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi, Legambiente e Avviso Pubblico cioè gli enti che si sono mobilitati per la prima volta nell’estate 2021, facendo annullare un concerto del cantante neomelodico Daniele De Martino – legato su più livelli alla criminalità organizzata – previsto a Sant’Agata Bolognese. Il progetto è reso possibile da un co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna e del ministero del Lavoro e Politiche sociali.

“Negli ultimi due anni di pandemia – spiega il referente regionale di Libera Daniele Borghi – sono aumentati i rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata in regione, con un aumento preoccupante dei reati spia”. In parallelo, aggiunge, “c’è stata una forte riduzione dei luoghi di socialità: numerosi presidi hanno sospeso le loro attività e si è ridotta, di conseguenza, la possibilità di relazione, di contatto e di confronto tra le persone. L’attenzione allora deve essere ancora più ampia”. La carovana che partirà da Bologna “avrà quindi il compito di illuminare le periferie, ricostruire reti solidali e sociali e far rivivere gli spazi, per arginare l’infiltrazione di per arginare l’infiltrazione di organizzazioni mafiose e l’aumento delle disuguaglianze”, conclude Borghi.

“Proprio nel momento in cui la pandemia ha acuito le disuguaglianze, il modo migliore per non lasciare un centimetro alle mafie è non lasciare un centimetro alle marginalità, attraversando non solo le grandi aree urbane, ma anche le aree interne, montane, periferiche. È lì che c’è un’opportunità ancora maggiore di infiltrazioni mafiose”, aggiunge dice Elly Schlein, vicepresidente della Regione.

“Il percorso di Rotte Antimafia è indispensabile perché si risponde attraverso la cultura a qualcuno che con la cultura e la musica voleva marcare il territorio. Come sindacati saremo sempre in prima linea rispetto a un tema così delicato, come saremo sempre al fianco di lavoratori e lavoratrici, costruendo protocolli, avviando processi fondamentali per arginare i fenomeni mafiosi”, afferma Roberto Rinaldi, in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil.

“Le condizioni sanitarie hanno imposto la perdita di spazi di socializzazione che prima erano fondamentali per la condivisione. Si è allargata la forbice del disagio sociale, elemento di allarme che ci ha fatto dire che era necessario riappropriarsi dei luoghi anche periferici e portare qua attività e iniziative, facendo da presidio culturale e istituzionale”, ribadisce Mariaelena Mililli, referente di Avviso Pubblico. La carovana partirà il 6 marzo da Bologna con un convegno al circolo Arci La Fattoria su “l’arte musicale contro la cultura mafiosa”.

Una tappa significativa è quella del 21 marzo, 27esima giornata dedicata alle vittime di mafia. La carovana sarà a Longastrino, provincia di Argenta in un bene confiscato in fase di destinazione al Comune. Il tour si sposterà l’1 e il 2 aprile a Forlì-Cesena e il 7 maggio a Reggio Emilia per parlare di inclusione sportiva e sociale. Da settembre visite a Calendasco, (Piacenza), Modena, Parma, Ravenna e Rimini.