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“Iren, i sindaci propongano che gli extraprofitti siano destinati ad abbattere le bollette”

31 marzo 2022 | 08:53
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“Iren, i sindaci propongano che gli extraprofitti siano destinati ad abbattere le bollette”

Francesco Fantuzzi, piccolo azionista Iren: “Bilancio Iren da record? Ci si domandi come si è generato e si eviti che se ne facciano carico i meno abbienti”

REGGIO EMILIAIl consiglio di amministrazione di Iren ha recentemente licenziato il bilancio 2021 con toni ancor più trionfalistici del solito. Tuttavia, sempre come al solito, non mancherebbero le osservazioni da fare. Anzi, stavolta appaiono ancor più fondate. Eccone dunque alcune, non solo sul bilancio.
La prima riporta le parole dell’ex Ad Massimiliano Bianco che così mi rispose anni fa in assemblea: gli incrementi di fatturato, quando dipendenti da variazioni del costo della materia prima, non sono significativi. La seconda: come spiegavo tempo fa in una (invero profetica) intervista, il recente e consistente incremento dei margini energetici delle multiservizi è ascrivibile al comodo e opportuno differenziale tra il prezzo di vendita spot, stabilito giornalmente al mercato TTF, e quello take-or-pay col quale il gas è stato acquistato mesi prima: in sostanza Iren (come tutti gli altri operatori) vende oggi gas stoccato e pagato tempo addietro a ben altri valori. Non a caso, nel bilancio 2021 il fatturato della BU energia è raddoppiato, mentre i costi operativi sono aumentati di un terzo. Come ciò possa essere ascritto a brillanti risultati imprenditoriali, resta un mistero.
La terza: nonostante i sopradescritti favorevoli scenari del secondo semestre 2021, l’indebitamento finanziario netto rimane inchiodato a 2,9 miliardi, un macigno sulle generazioni future, non per sindaci o manager che restano in carica pochi anni. La quarta: qualcuno ricorda che Iren era comproprietaria del rigassificatore Olt di Livorno dove nella cessione ha registrato una minusvalenza di circa 100 milioni di euro e che oggi rappresenterebbe una risorsa strategica fondamentale?
Ma c’è di più, ovvero chi pagherà il prezzo di quei 300 milioni di utile, ovvero noi. Nei mesi scorsi si sono moltiplicati gli appelli dei sindaci locali contro il caro bollette e le conseguenze per i loro concittadini: essi sono consci che i dividendi di Iren forse non copriranno nemmeno gli incrementi di costo relativi agli immobili che gestiscono applicati dalla stessa multiservizi che con una mano da’ e con l’altra toglie? Sono consapevoli delle conseguenze su famiglie già piegate dalla crisi pandemica? Come valutano i medesimi i risultati di una gestione privatistica di beni e servizi essenziali attraverso la quotazione in borsa di capitale ancora in buona parte pubblico?
I sindaci, invece di seguitare a vendere azioni, propongano pertanto alla prossima assemblea del 21 giugno che gli extraprofitti (quantificabili in almeno 100 milioni) siano destinati interamente all’abbattimento delle bollette per i più indigenti. Altrimenti, dovremo piangere amaramente sul gas versato.
Francesco Fantuzzi, piccolo azionista Iren