Il Pil reggiano trainato dalla produzione industriale

4 marzo 2022 | 11:44
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Il Pil reggiano trainato dalla produzione industriale

Crescita dl 12,5% rispetto al +8% del Pil. I valori migliori per materie plastiche (+17%), elettrico (+14,9%) e metalmeccanica (+14,3%)

REGGIO EMILIA – E’ stata soprattutto la manifattura a trainare quella ripresa dell’economia reggiana che nel 2021 ha registrato un incremento del Pil dell’8%. Dai dati congiunturali elaborati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia emerge infatti che la crescita su base annua della produzione industriale è stata del 12,5%, un dato di un punto superiore a quello rilevato dall’Istat a livello nazionale (+11,5%).

Sul futuro restano tutte le incognite e le criticità legate agli approvvigionamenti e ai rincari delle materie prime (l’energia, in primo luogo) e alle conseguenze del conflitto in Ucraina, ma il 2021 si è intanto chiuso all’insegna di una crescita rilevante, che già si era manifestata nel primo trimestre (+4%), era esplosa nel periodo aprile-giugno (un +21,2% comunque da paragonare con la peggior caduta trimestrale del 2020) e si era attestata al +12,9% nel terzo trimestre.

Per tutto lo scorso anno, dunque, la produzione industriale reggiana ha invertito non solo il pesantissimo andamento del 2020, ma anche la tendenza al calo che aveva segnato tutto il 2019, con una chiusura d’anno a -2,2%.

“Nell’ultimo trimestre dello scorso anno – sottolinea il Commissario straordinario della Camera di Commercio, Stefano Landi – l’incremento della produzione si è attestato al 12,1%; un valore rilevante, specie se si considera che il raffronto avviene con un analogo trimestre 2020 che aveva segnato la minor flessione periodica in assoluto, ma sul quale hanno inciso anche i primi aumenti dei nuovi costi a carico delle imprese, determinando un risultato inferiore alla media annuale”. “Insieme alle pesanti incognite legate al conflitto in atto e ai meccanismi sanzionatori a carico della Russia – osserva Landi – credo che questo evidenzi ulteriormente l’attenzione e il bisogno di interventi che il Governo deve riservare al sistema industriale, sul quale si sono già scaricati nuovi rilevanti costi di approvvigionamento dell’energia e di altri beni i cui costi sono influenzati dagli appesantimenti delle bollette energetiche”.

Tornando ai consuntivi, nell’ultimo trimestre 2021 si sono evidenziati incrementi della produzione molto consistenti per l’industria delle materie plastiche (+17%), le imprese elettriche ed elettroniche (+14,9%) e il settore della metalmeccanica (+14,3%). I dati e le analisi della Camera di Commercio evidenziano, invece, andamenti molto più faticosi per l’industria alimentare (un modesto +1%) e per la ceramica (+2,5%).

In termini di valore, la produzione del terzo trimestre 2021 ha registrato una crescita del fatturato pari al 13,5% (un punto in più rispetto al dato quantitativo), con un +12,5% per quello estero. Importanti anche le variazioni sulla raccolta di nuovi ordinativi: +12,3% su base annua per il mercato interno, +10,4% per quello estero.

Il grado di utilizzo degli impianti si è portato al 75,1% nel quarto trimestre 2021, quando era del 74,7% a dicembre 2019 e 72% a dicembre 2020.