Caro energia, la Cgil: “Non impatti su tasse e servizi”

29 marzo 2022 | 17:46
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Caro energia, la Cgil: “Non impatti su tasse e servizi”

Il segretario Sesena: “Servono azioni corali a tutela delle fasce deboli”

REGGIO EMILIA – L’impatto del caro energia sugli enti locali non si traduca in aumento di imposte e tagli ai servizi. E’ il monito della Camera del Lavoro di Reggio Emilia dopo l’allarme lanciato da sindaco e presidente della Provincia. “Condividiamo la richiesta degli amministratori locali affinché il Governo faccia di più. Noi lo stiamo sostenendo da tempo”, sottolinea il segretario generale della Cgil Cristian Sesena.

Secondo cui “le misure fino a qui adottate si stanno rivelando ampiamente insufficienti ma quello che preoccupa maggiormente è l’assenza di un intervento complessivo che tenga insieme sostegno al potere di acquisto dei salari (taglio dell’Iva), progettualità in termini di politica industriale per i settori più colpiti (nel nostro territorio il comparto ceramico) e forme straordinarie di finanziamento agli enti locali ancora alle prese con la gestione della coda pandemica”. In questo scenario, prosegue Sesena, “pensare di destinare il 2% del PIL al riarmo e chiudere gli occhi su una potenziale bomba sociale come questa è miope e sbagliato”.

Sul rischio di un taglio del welfare e un aumento delle imposte come risposte alle maggiori spese il segretario della Cgil provinciale è netto: “Sarebbe un’iniziativa sbagliata e dannosa che finirebbe per colpire lavoratori e pensionati che pagherebbero due volte una crisi di cui sono vittime incolpevoli. In questa fase i redditi da lavoro e da pensione vanno sostenuti e non ulteriormente penalizzati”. Ridurre il welfare, inoltre, “significherebbe aumentare le differenze sociali, favorire nuove povertà laddove invece ci sarebbe bisogno di coesione”.

Secondo Sesena, quindi, tutti devono fare la loro parte: “Regione, Provincia Comune, Imprese, Iren, parti sociali debbono condividere un insieme di azioni che convergano nella direzione di proteggere le fasce più deboli della popolazione, e di sostenere l’occupazione , contrastando le speculazioni che sul caro bollette, come anche denunciato a più riprese da Federconsumatori, non sono mancate.”