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Ucraina, in 200 in piazza Prampolini per dire “no” alla guerra

24 febbraio 2022 | 21:39
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Ucraina, in 200 in piazza Prampolini per dire “no” alla guerra

Partiti e amministratori locali hanno partecipato al presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil, Arci, Anpi, Libera, Rec e Auser

REGGIO EMILIA – Sono oltre 200 i cittadini di Reggio Emilia scesi in piazza questo pomeriggio per la pace in Ucraina, aderendo al presidio di Cgil, Cisl e Uil Reggio, Arci, Anpi, Libera, Rec e Auser. Un appuntamento, in piazza Prampolini, definito come “preludio” alla manifestazione di sabato lanciata da Provincia e Comune, di cui ha di fatto catalizzato gli organizzatori. Il sindaco Luca Vecchi, il presidente della Provincia Giorgio Zanni, i consiglieri regionali Stefania Bondavalli e Federico Amico sono infatti solo alcuni degli esponenti politici presenti al presidio dei confederali. Con loro anche il segretario provinciale del Pd Massimo Gazza, il capogruppo in Consiglio Gianluca Cantergiani con diversi consiglieri dem, l’assessore Lanfranco De Franco (coordinatore regionale di Articolo 1) ed esponenti di Sinistra italiana.

Un gruppo di cittadini ucraini – 4.300 di cui la metà in città quelli residenti nel reggiano – ha intonato a fine interventi il proprio inno nazionale. “Siamo vicini agli uomini e alle tante donne che provengono dall’Ucraina, che vivono e lavorano nella nostra città. Molti di noi le conoscono, molte di loro vivono nelle nostre case e si prendono cura dei nostri anziani. Molte di loro sono oggi in pena per i loro cari che hanno dovuto lasciare per lavorare e assicurare ai loro figli un futuro migliore”, sottolinea il segretario generale della Cgil Cristian Sesena. “Bisogna ora evitare l’escalation militare, che l’Europa apra nuovi terreni di dialogo e che la diplomazia torni ad affermarsi inaugurando un vero processo di pace”, aggiunge. “Il Governo italiano – conclude Sesena – deve dar vita all’articolo 11 della sua Costituzione: questa deve essere la missione che si dà a partire da oggi”.

“Non siamo qui oggi e non saremo qui sabato per cercare di capire una storia complessa che ha bisogno di tempo per essere ricostruita. Ma certamente sappiamo che quanto avvenuto in queste ore in Ucraina è inaccettabile e lo condanniamo fermamente”, dice il presidente della Provincia Giorgio Zanni. “Abbiamo visto un’invasione senza senso, senza legittimità e senza potestà. Non penso che una presa di posizione delle nostre comunità sia inutile ma credo che sia l’Europa a potersi oggi muovere nello spazio dell’equilibrio, della mediazione e della pace”, afferma ancora Zanni.

Rosamaria Papaleo, segretario generale della Cisl Emilia Centrale parla di “una giornata buia per tutto il mondo”. Per questo “con forza e a voce alta siamo qui a invocare la pace e chiediamo all’Europa di inviare aiuti economici e finanziari a tutti i cittadini ucraini”. Mi “auguro che queste fiaccole in piazza illuminino le menti di chi ha voluto iniziare questa folle guerra”, conclude Papaleo. Una condanna “senza se e senza ma” arriva dal sindaco Luca Vecchi, per un gesto che “viola ogni accordo sulla gestione dei confini, dei negoziati, i principi fondamentali del diritto internazionale e di tutto ciò che dal dopoguerra in poi ha ispirato gli Stati a costruire e garantire la pace”.