Lambrusco e Spergola, festa per il no al bollino nero

17 febbraio 2022 | 08:16
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Lambrusco e Spergola, festa per il no al bollino nero

Soddisfazione dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan

REGGIO EMILIA – “Una battaglia vinta nel nome del buonsenso e di un approccio equilibrato al tema del consumo di vino, che ha scongiurato il rischio di danni molto gravi a un prodotto che è sinonimo di cultura, tradizione e lavoro della terra e a un comparto economico fatto di tanto lavoro e tante imprese, fondamentale per l’economia regionale e nazionale”.

Esprimono soddisfazione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan, inserendo nell’etichetta avvisi analoghi a quelli di tabacco e sigarette. Emendamenti che hanno visto co-firmatari gli europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini.

“Ha prevalso – proseguono Bonaccini e Mammi – un approccio equilibrato che distingue tra consumo moderato e consapevole e abuso di alcol, che va invece contrastato e prevenuto. E’ necessario salvaguardare gli obiettivi legati alla salute, altra cosa sarebbe stato penalizzare le filiere produttive del vitivinicolo, uno dei settori di punta dell’Emilia-Romagna e dell’Italia. Siamo tra i primi produttori ed esportatori in un comparto che racchiude storia, investimenti e tradizione. Questo è lo sguardo europeo che condividiamo: guardare al futuro e all’innovazione, mantenendo la ricchezza e il valore del nostro passato: la corretta cultura alimentare non si fa con i divieti ma con l’educazione”.

Ora “va mantenuta alta – chiudono presidente e assessore – l’attenzione a difesa degli alimenti Dop e Igp riguardo al sistema Nutriscore, l’etichettatura semaforica che penalizza ingiustamente il cibo e il vino made in Italy. Continuiamo a lavorare per difendere i principi le nostre filiere di qualità e i principi di consumi corretti, temi sui quali puntiamo per un coinvolgimento dei cittadini nelle abitudini salutari e in uno stile di vita sano”.

Soddisfatta anche Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 stelle. Il Parlamento europeo, afferma, “ha sventato oggi un attacco ai produttori di vino, in particolare quelli del Nord-Est che rappresento al Parlamento europeo. Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia sono ai primi posti nel mondo per la qualità dei loro prodotti e il prosecco e il lambrusco sono vini che fanno parte della cultura di quei territori. Spiace che non tutti gli europarlamentari italiani abbiano sostenuto gli emendamenti che differenziano fra consumo e abuso. Il bollino nero sarebbe stata una misura discriminatoria e autolesionista per l’economia europea, adesso bisogna voltare pagina. L’Unione europea sia amica dei produttori di vino e difenda le sue eccellenze enogastronomiche da pregiudizi, imitazioni e contraffazioni”.