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Insulti no vax a Bonaccini, la solidarietà del mondo politico

3 febbraio 2022 | 18:05
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Insulti no vax a Bonaccini, la solidarietà del mondo politico

il presidente della Regione Veneto Zaia e quello della Liguria Toti, la Lega della Regione Emilia Romagna e l’assessore all’agricoltura Mammi fanno quadrato intorno al governatore

REGGIO EMILIA – “Ancora una volta c’è chi ritiene di poter esprimere la sua contestazione ricorrendo a parallelismi tra gli stermini causati dai nazisti e la campagna vaccinale. Queste persone non si rendono conto evidentemente della realtà e ben poco hanno letto di storia. Se pensavano di colpire qualcuno, l’unico risultato che hanno ottenuto è quello di offendere contemporaneamente le vittime della Shoah e quelle del Covid”.

Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia condanna i manifesti contro il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini affissi a Reggio Emilia, dove compare una svastica e la campagna vaccinale viene paragonata alle persecuzioni naziste. “Esprimo tutta la mia solidarietà al collega Stefano Bonaccini, fatto bersaglio di un gesto così riprovevole e profondamente offensivo”, conclude Zaia.

“Al presidente Stefano Bonaccini va la solidarietà e la vicinanza da parte dei sindaci del Veneto. Si tratta di atti vandalici che vanno condannati con fermezza e decisione anche perché utilizzano in modo strumentale la storia”, aggiunge il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso, Mario Conte. “È da mesi che i presidenti di Regione, come i sindaci ed altri rappresentanti delle istituzioni, sono al fronte cercando di contrastare una pandemia che ha già fatto milioni di morti. Le persone che si rendono responsabili di queste scritte senza senso ed offensive mancano di rispetto a chi ha perso la vita ed alle loro famiglie”, conclude.

Anche gli oppositori della Lega esprimono solidarietà al presidente della Regione. “Esprimo totale solidarietà al presidente Stefano Bonaccini per gli attacchi violenti e di odio ricevuti. La pandemia non si combatte con le minacce”, commenta il sottosegretario alla Cultura e senatrice leghista Lucia Borgonzoni. “L’accostamento al nazismo offende, oltre che le vittime del Covid, anche quelle della Shoah. Un vile attacco da condannare, come ogni forma di violenza, senza se e senza ma”, aggiunge.

Sulla stessa linea Matteo Rancan, capogruppo del Carroccio in Assemblea legislativa: “Ancora insulti, ancora odio: la pandemia la si combatte tutti uniti, senza schieramenti ideologici di alcun genere, ma affidandosi alla scienza”, afferma Rancan. Pertanto “esprimo la più profonda condanna a nome di tutto il gruppo regionale Lega per le scritte odiose comparse questa mattina sul portone di ingresso della sede della Federazione provinciale Pd di Reggio Emilia, e la più sincera soliderietà al governatore della Regione, Stefano Bonaccini”, conclude il consigliere regionale.

L’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, il reggiano Alessio Mammi, condanna il nuovo “vergognoso attacco rivolto al presidente Bonaccini a base di svastiche e chiari riferimenti all’Olocausto”. Si tratta “di un paragone inaccettabile e vergognoso, che offende di nuovo il presidente dell’Emilia-Romagna, tirando in ballo a sproposito e con poco rispetto per la memoria dei 15 milioni di persone vittime della follia di morte nazista”. I vaccini, sottolinea Mammi, “sono dalla parte della vita, non della morte”.

Quindi “in attesa che le autorità preposte facciano le necessarie indagini, esprimo tutta la mia solidarietà al presidente Bonaccini e al Partito democratico e dico avanti con le vaccinazioni, l’unica soluzione per contenere e contrastare la pandemia, e salvare le persone”. Per l’assessore tuttavia, “questi attacchi personali così violenti danno la cifra di chi sta organizzando ormai da mesi una campagna diffamatoria, senza mai mostrarsi e restando nell’ombra. Un modo subdolo e violento di esprimersi, non degno di un paese democratico”.

“Esprimo tutta la mia solidarietà al presidente Stefano Bonaccini per quanto accaduto a Reggio Emilia. Chi paragona la campagna vaccinale agli stermini nazisti è talmente folle che non meriterebbe commento. Si tratta sempre di gesti infami che non fanno bene al Paese, alla nostra storia recente e che rappresentano tutta l’ignoranza di chi vuol far valere le proprie posizioni in modo scriteriato”. Così, in una nota, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Chi contesta i vaccini paragonandoli alla follia nazista non sa di cosa parla- prosegue il governatore- ancora di più di fronte a questi fatti gravi, tutte le istituzioni devono collaborare per uscire al più presto dalla pandemia nell’unico modo possibile e, cioè, attraverso la campagna vaccinale. Sono certo che questo non fermerà il lavoro del presidente Bonaccini come degli altri miei colleghi governatori che, da due anni, sono impegnati e lavorano incessantemente per affrontare questo momento difficile per il Paese intero”.