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Edilizia, record nel 2021 a Reggio Emilia: autorizzati 4mila interventi

2 febbraio 2022 | 17:28
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Edilizia, record nel 2021 a Reggio Emilia: autorizzati 4mila interventi

Il 97% di riqualificazione dell’esistente è avvenuto tramite il bonus

REGGIO EMILIA – Il 2021 è stato un anno record per gli interventi edilizi autorizzati a Reggio Emilia. Sono stati oltre 4.000, aumentati di quasi il 50% rispetto all’anno precedente. Il 97,5% di questi ha riguardato la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Secondo i dati diffusi dal Comune, in particolare, la crescita straordinaria del numero di pratiche edilizie per ristrutturazione è stata in gran parte trainata dagli incentivi del Superbonus. Grande successo anche per il Bonus facciate, che ha fatto registrare il numero record di 724 interventi nel 2021, quasi triplicati rispetto all’anno precedente.

Il trend degli interventi edilizi di nuova costruzione, che rappresenta solo il 2,5% degli interventi totali, è invece in controtendenza e registra una riduzione del 16% rispetto alla media degli ultimi quattro anni. Per la prima volta, inoltre, Reggio Emilia ha raggiunto l’obiettivo relativo al tasso annuo di ristrutturazione del parco immobiliare stabilito dall’Agenda 2030, ovvero il 2% a fronte di una media degli ultimi 7 anni dell’1,4%. Gli ambiti cittadini più dinamici dal punto di vista edilizio si confermano, una volta ancora, il Centro storico, nel quale sono stati realizzati 271 interventi con un aumento del 60% rispetto all’anno precedente, e il Parco Industriale di Mancasale dove negli ultimi cinque anni sono stati realizzati 222 interventi di riqualificazione ed ampliamento degli stabilimenti produttivi esistenti.

“A Reggio Emilia – commenta il vicesindaco e assessore alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – oltre il 75% degli edifici risale a prima della Legge 10 del 1991 e l’82% appartiene ad una classe sismica critica”. Per questo “il nuovo Piano urbanistico generale introduce una serie di semplificazioni, ‘tollerazione’ e incentivi volumetrici ed economici come la riduzione del 50% del contributo di costruzione, al fine di promuovere gli interventi di riqualificazione energetica e sismica, per ridurre i fabbisogni energetici, migliorare il comfort e indirettamente preservare il valore patrimoniale e sociale del tessuto edilizio residenziale esistente”.

L’obiettivo, insomma, “è dare continuità all’attuale trend di riqualificazioni, in prospettiva anche in assenza del Superbonus, in particolare per quanto attiene la riqualificazione energetica profonda dei condomini che caratterizzano il nostro tessuto residenziale”, conclude Pratissoli.