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Crisi Ucraina, Di Maio: “Si riducono margini per evitare guerra, ma soluzione diplomatica ancora possibile”

23 febbraio 2022 | 17:39
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Crisi Ucraina, Di Maio: “Si riducono margini per evitare guerra, ma soluzione diplomatica ancora possibile”

“Ulteriori misure restrittive potrebbero essere adottate in caso di altre azioni da parte russa”, ha detto il ministro degli Esteri riferendo in Senato

ROMA – “Stamattina ci siamo coordinati con il presidente Draghi circa i prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica. Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando in Senato.

“In un clima già caratterizzato da fortissime tensioni, la crisi fra Russia e Ucraina ha registrato un’ulteriore drammatica tappa nella serata di lunedì quando il Presidente Putin, accogliendo un appello della Duma, ha firmato un decreto di riconoscimento delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk in Ucraina orientale. La decisione di Mosca- dice Di Maio- mina gravemente proprio gli Accordi di Minsk che prevedono che le Autorità di Donetsk e Lugansk siano subordinate a quelle di Kiev, seppur con ampie autonomie decisionali. Riconoscere l’indipendenza delle autoproclamate Repubbliche separatiste lede l’integrità territoriale e la piena sovranità dell’Ucraina, già messa in discussione nel 2014 con l’annessione illegale della penisola di Crimea”.

“Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di ‘peace-keeping’. È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa. Ricordo che si stima una presenza russa lungo i confini con l’Ucraina tra 170 e 190 mila unità”, aggiunge il ministro degli Esteri.

“Sappiamo che i nostri imprenditori, dal 2014 ad oggi, hanno sofferto pesanti perdite come conseguenza delle sanzioni e lavoreremo per contenere il più possibile l’impatto sui nostri interessi strategici ed economici. Consapevoli di pagare un prezzo importante per la tutela di valori e principi comuni non negoziabili, siamo anche consci- continua Di Maio- del valore deterrente delle misure restrittive volto a impedire che la Russia alimenti ulteriormente la tensione sul terreno. Ciò comporterebbe un prezzo ancora più alto per tutti gli attori in gioco. È fondamentale in questa fase storica, alla luce delle ultime vicende, mostrare la compattezza di un’Unione europea che non subisce condizionamenti rispetto ai suoi valori, come dimostra anche la decisione di ieri della Germania di sospendere il progetto Nord Stream 2″.

Al ministro degli Esteri ucraino, spiega Di Maio, “ho ribadito il nostro convinto sostegno all’integrità territoriale e alla piena sovranità dell’Ucraina. L’Italia respinge il tentativo russo di ristabilire nel continente europeo sfere di influenza e sottolinea la validità del principio della porta aperta della Nato. Allo stesso tempo ho ricordato come la posizione italiana nei confronti della Russia è anche volta a preservare un giusto equilibrio fra le esigenze di deterrenza e fermezza e la disponibilità a un dialogo costruttivo e genuino, volto a negoziare seriamente temi di comune interesse, per disinnescare le tensioni”.

Secondo il ministro degli Esteri “dobbiamo essere realisti: il susseguirsi degli eventi sta aggravando una situazione già di per sé delicata. È per questo che dobbiamo rimanere vigili, reattivi e pronti a fornire risposte efficaci, da individuare e mettere in campo di concerto con i nostri partner europei e alleati. Malgrado la gravità del momento e gli ultimi sviluppi cui stiamo assistendo in queste ore, vogliamo continuare a concentrarci su ogni iniziativa diplomatica che possa scongiurare una guerra. Una soluzione che riteniamo ancora possibile, anche se con margini che si riducono di giorno in giorno. Come ha osservato il presidente Mattarella in occasione del recente discorso d’insediamento, ‘da molti decenni i Paesi europei possono godere del dividendo di pace, concretizzato dall’integrazione europea e accresciuto dal venir meno della Guerra fredda. Non possiamo accettare che ora si alzi nuovamente il vento dello scontro, in un continente che ha conosciuto le tragedie della Prima e della Seconda guerra mondiale’”.

“Ulteriori misure restrittive potrebbero essere adottate in caso di altre azioni da parte russa”, dice ancora Di Maio. “Al riguardo, ricordo che l’Italia sta lavorando da mesi in ambito europeo e insieme agli Stati Uniti per adottare un impianto di possibili sanzioni di varia natura e intensità, che siano improntate a efficacia e fermezza nel segnalare a Mosca gli elevatissimi costi e le conseguenze che una sua offensiva recherebbe. Per essere efficaci le sanzioni devono fungere da deterrente contro ulteriori azioni militari ed essere quindi sostenibili, proporzionate e graduali, e direttamente collegate a sviluppi concreti e oggettivi sul terreno” (Fonte Dire).