Consorzio Tutela Lambrusco e Vini Emilia: “Soddisfatti per la votazione di ieri”

17 febbraio 2022 | 10:46
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Consorzio Tutela Lambrusco e Vini Emilia: “Soddisfatti per la votazione di ieri”

“La differenza tra un consumo moderato e un abuso è quello che auspicavamo venisse recepito, ma non si sarebbe dovuti arrivare a questo punto”, commenta Claudio Biondi. Aggiunge Davide Frascari “Siamo lieti che le istituzioni abbiano accolto positivamente gli emendamenti proposti alla relazione”.

REGGIO EMILIA – La filiera del Lambrusco tira un sospiro di sollievo e accoglie positivamente le notizie che arrivano da Bruxelles, pur non nascondendo il proprio sconcerto per essere giunti a dover ribadire qualcosa da sempre dato per scontato.  È stato reso noto ieri che il Parlamento europeo ha accettato alcuni importanti emendamenti proposti alla relazione Beca (Beat Cancer), riconoscendo in sintesi la differenza tra i riflessi di un abuso e quelli di un consumo moderato di bevande alcoliche, tra cui il vino.

“Siamo sollevati e soddisfatti dell’esito della votazione” commenta Claudio Biondi, Presidente Consorzio Tutela Lambrusco. “Non nascondiamo però il nostro sconcerto per le premesse che hanno portato sino a questo punto. Negli ultimi anni, la commissione europea ha adottato una linea molto netta contro prodotti chiave dell’agroalimentare italiano puntando più sulla ‘criminalizzazione’ che sul ruolo imprescindibile giocato dall’educazione alimentare. Giunti a questa situazione, dal nostro punto di vista risultava doveroso che venissero fatte le dovute distinzioni per non creare allarmismi ingiustificati tra i consumatori nei confronti di un prodotto chiave della nostra cultura, della nostra storia e della nostra economia come il vino. Reputiamo corretto e sposiamo l’invito delle istituzioni alla promozione di un utilizzo moderato e consapevole. I dati degli ultimi decenni nel nostro Paese mostrano già un’evidente riduzione dei quantitativi a favore della qualità: in sintesi, si beve meno e meglio, in modo più consapevole. Non resta che proseguire su questa strada”.

“Il vino rappresenta un elemento identitario e icona del Made in Italy in tutto il mondo, oltre ad essere, qui in Emilia come in tutt’Italia, un’importante fonte di reddito per un’intera filiera” aggiunge Davide Frascari, Presidente Consorzio Tutela Vini Emilia. “Le modifiche approvate alla relazione sanciscono che non è il consumo in sé ad essere un fattore di rischio, quanto l’abuso. Si tratta di una differenza essenziale che era corretto venisse recepita. I nostri consorzi sono stati parte attiva in questa battaglia. Ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere questo importante risultato”.

Il Consorzio Tutela Lambrusco comprende circa 70 soci che, tra Modena e Reggio Emilia, coltivano uve Lambrusco su oltre 10.000 ettari. Sono più di 46 milioni le bottiglie di Lambrusco DOC prodotte nel 2021. A queste si aggiungono oltre 100 milioni di bottiglie di Lambrusco Emilia IGT che, nel loro complesso, prendono per il 60% la strada dell’export.