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Cna dona 6.500 euro a “Nondasola” per percorsi di formazione

18 febbraio 2022 | 12:10
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Cna dona 6.500 euro a “Nondasola” per percorsi di formazione

Il lavoro è un elemento fondamentale nel percorso di indipendenza e libertà delle vittime

REGGIO EMILIA – “Ringraziamo sentitamente Cna per aver espresso, anche in questo tempo così difficile e complesso, la vostra vicinanza alla nostra associazione a conferma che non siamo sole nel quotidiano lavoro per affermare il diritto di ogni donna di vivere libera dalla violenza”. E’ il messaggio della presidente di NonDaSola Silvia Iotti a seguito della donazione di 6.500 euro (1.500 euro donati da Cna Pensionati, 3.000 euro da Cna Reggio Emilia e 2.000 di donazioni di associati e privati) ricevuta grazie alla raccolta fondi promossa lo scorso dicembre da Cna Pensionati.

Il contributo andrà a sostegno delle donne ospiti del Centro Antiviolenza. In particolare, parte della donazione sarà investita in un corso per operatrice socio-sanitaria organizzato da Irecoop Emilia-Romagna per una donna ospite e a breve partiranno altri percorsi di formazione professionalizzante, prerequisiti per l’autonomia materiale delle donne vittime di violenza nel loro percorso di indipendenza e di libertà.

“Il lavoro di squadra ci ha permesso di raggiungere questo risultato importante a cui tenevamo molto – commenta la presidente di Cna Pensionati Laura Sassi – per dare un segnale di coscienza civica e attenzione alla comunità. Il nostro sindacato è da sempre impegnato nelle questioni sociali, oltre ad essere attivo per tutelare i suoi iscritti. La forza di Cna Pensionati è ben rappresentata dal continuo e costante aumento dei suoi iscritti, che a fine dicembre hanno superato quota novemila, con un aumento della nostra base associativa dell’1,8%. Riteniamo che siano anche collaborazioni come quelle con l’Associazione NonDaSola a dare valore a quello che rappresentiamo”.

Parole riprese anche dalla presidente Silvia Iotti, che conclude così i ringraziamenti a Cna Pensionati: “Vi sentiamo nostri/e alleati/e nell’immaginare un futuro in cui non ci sia più la necessità di un centro antiviolenza, sostituito dal quotidiano essere insieme di uomini e donne che trasformano il reale in visioni di libertà”.