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Asili e nidi, Reggio candida 48 progetti ai fondi Pnrr

21 febbraio 2022 | 15:09
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Asili e nidi, Reggio candida 48 progetti ai fondi Pnrr

Il fabbisogno accertato dalla Provincia e approvato dalla Regione ammonta a 62,5 milioni. La vicepresidente Ilenia Malavasi: “Occasione storica per rinnovare il patrimonio edilizio e aumentare il servizio alle famiglie”

REGGIO EMILIA – Con i fondi del Pnrr, 48 nidi e materne reggiani potrebbero essere costruiti, ampliati, riqualificati o messi in sicurezza. E’ il risultato della ricognizione effettuata dalla Provincia di Reggio Emilia nei Comuni e trasmessa alla Regione che nei giorni scorsi l’ha approvata. Ora i Comuni potranno candidarsi al bando del Piano nazionale di ripresa e resilienza del ministero dell’Istruzione che scadrà il prossimo 28 febbraio e che stanzia 800 milioni di euro.

Oltre 230, per un importo complessivo di 316,3 milioni, gli interventi ammissibili al riparto dei fondi Pnrr in tutta la regione, 48 quelli in territorio reggiano. I 58,3 milioni di fondi Pnrr, uniti a 4,17 milioni di cofinanziamento dei Comuni, potrebbero garantire lavori per 62 milioni e mezzo di euro a favore di 24 asili, 12 poli dell’infanzia e 12 nidi reggiani.

Questo è il fabbisogno in provincia, con quattro nuove strutture previste: un Polo per l’infanzia a Vezzano sul Crostolo da 2,5 milioni, il nido comunale appaltato Haiku (futuro nido Terrachini) a Reggio (2,9 milioni), una scuola dell’infanzia a Campagnola Emilia (500.000 euro) e un Polo per l’infanzia a Toano (due milioni), dove si punta pure a demolire e ricostruire la scuola dell’infanzia e primaria (1,7 milioni) e il Polo di Cavola, destinato ad ospitare la scuola dell’infanzia statale e un nuovo nido con un intervento complessivo da 2 milioni.

Gli interventi di demolizione e ricostruzione riguardano poi il nido e materna comunale Don Pasquino Borghi e l’asilo statale Giuffredi a Montecchio Emilia (rispettivamente 4,9 e 1,27 milioni), il nido comunale Pinocchio, la materna statale Collodi e il nido comunale Arcobaleno a Correggio (2,8 e 1,68 milioni), la materna Garibaldi di Casalgrande (2,1 milioni), la scuola dell’infanzia comunale Ai caduti della libertà a Cadelbosco Sopra (1,65 milioni).

Richiesto anche il finanziamento per ampliare kil nido comunale Zenit di Boretto (1,2 milioni), la materna comunale Allende di Bibbiano (1,15 milioni) e quella statale “L’albero delle farfalle” a Quattro Castella (500.000 euro). Promettono riqualificazione e messa in sicurezza gli altri 33 progetti, i più importanti riguardano il Polo dell’infanzia La Stella di Luzzara (3,7 milioni), la scuola primaria e quella dell’infanzia statali Pascoli di Reggio Emilia (3,5 milioni), il polo Il Ciliegio (nido comunale e asilo statale) a Santa Vittoria di Gualtieri (due milioni), la scuola statale dell’infanzia a Ligonchio di Ventasso (1,86 milioni) e il polo di via Marx (nido appaltato Il Girasole e asilo statale) a Rio Saliceto (1,5 milioni).

“Dopo i sei milioni, sempre di fondi Pnrr, assegnati la scorsa settimana per la messa in sicurezza, la prevenzione antisismica e l’efficientamento energetico di scuole medie e superiori, questo bando rappresenta una occasione davvero senza precedenti per riqualificare e rinnovare il patrimonio edilizio di nidi e scuole di infanzia- commenta la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi- Potenziare i servizi e innovare la didattica in edifici a basso consumo di energia è una sfida epocale per il nostro Paese”.

Oggi i nidi accolgono il 32,2% dei nati e le materne l’88,3% dei bambini reggiani, dati di poco sotto la media regionale: “Dobbiamo fare di più per garantire un posto ad ogni bambino che voglia accedere ai nostri servizi, conosciuti in tutto il mondo per la loro qualità. Ammodernando e rendendo più sicuri e accoglienti nidi e asili, costruendone anche di nuovi, non solo aumenteremo i posti a disposizione, ma potremo anche permettere di sviluppare nuovi progetti dal punto di vista didattico, garantendo al nostro sistema educativo di mantenersi su livelli di eccellenza”, conclude Malavasi.