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Scomparsa di David Sassoli, il cordoglio di Reggio Emilia

11 gennaio 2022 | 15:33
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Scomparsa di David Sassoli, il cordoglio di Reggio Emilia

Il presidente del Parlamento europeo, morto questa notte, fu ospite a Reggio il 7 gennaio 2020 in occasione della Festa della bandiera e ricevette dalle mani del sindaco Vecchi il Primo Tricolore

REGGIO EMILIA – Ha suscitato grande cordoglio a Reggio Emiila la notizia della morte del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che fu ospite a Reggio il 7 gennaio 2020 in occasione della Festa della bandiera e ricevette dalle mani del sindaco Vecchi il Primo Tricolore.

La presidente dell’Assemblea provinciale Roberta Mori e il segretario del Pd Massimo Gazza scrivono: “È un giorno di grande tristezza, perché abbiamo perso un autorevole compagno di viaggio, una delle personalità europee di maggior rilievo e spessore, un punto di riferimento, un uomo appassionato e gentile che sapeva incarnare i valori democratici che ci uniscono. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di profondo dolore. David Sassoli ha rappresentato nel PD e da presidente del Parlamento Europeo, la fiducia in un mondo migliore e solidale, da costruire insieme con tenacia contro ogni forma di intolleranza e discriminazione. Lo ricordiamo da ultimo a Reggio Emilia due anni fa in occasione delle celebrazioni del Tricolore del 7 gennaio, quando pronunciò parole forti per la pace e l’eguaglianza sociale, a difesa di quel sistema di diritti umani e civili che fondano l’Unione Europea e in cui tutti ci riconosciamo. Grazie David per l’esempio, per la generosità e la coerenza con cui hai interpretato la Politica nella sua accezione più nobile. Ci mancherai.”

Ha scritto il sindaco Luca Vecchi su Facebook: “E’ stato un esempio e ha saputo ricoprire il ruolo di Presidente del Parlamento europeo con grande responsabilità, autorevolezza e senso delle istituzioni anche in questi anni così difficili. Ma soprattutto non ha mai smesso di credere nella politica, che è stata la sua vita. Attento ai diritti umani, ai valori europei, alla solidarietà, al confronto, all’ascolto”.

Un uomo “perbene”, che lascia un grande vuoto nella comunità politica nazionale e internazionale. Così il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commenta la scomparsa, questa notte, del presidente del parlamento europeo, David Sassoli. Una figura, che nel suo ruolo istituzionale, è stata vicina all’Emilia-Romagna e presente in numerosi eventi, in particolare quelli legati al ricordo delle vittime del nazi-fascismo. Per questo, oggi, dal Pd e dalle istituzioni in molti ne ricordano l’impegno e il valore.

“Oggi è una giornata molto triste”, esordisce Bonaccini. “Giornalista prima, politico e uomo delle istituzioni poi, era soprattutto una persona perbene. Impegno, passione, l’Europa dei popoli, dei diritti e dell’accoglienza come stella polare”, si legge nel messaggio del governatore affidato alla sua pagina Facebook. “David era anche un amico dell’Emilia-Romagna. Qui è venuto spesso, ogni volta che veniva chiamato, lui c’era. A Marzabotto, per la commemorazione dell’eccidio nazifascista. O come la scorsa estate, insieme a Ursula Von der Leyen in una giornata emozionante e indimenticabile al campo di prigionia di Fossoli. Un vuoto che si apre nella comunità politica nazionale e internazionale. Mancherai a tutti noi David”, conclude.

E arriva anche il cordoglio di Romano Prodi: “E’ grande il vuoto che lascia David Sassoli. Politico appassionato, leale, intelligente, capace di conciliare due doti difficilmente compatibili in politica: serenità e fermezza nei principi. E prima ancora è stato un giornalista di rango. Ha dedicato la sua attività alla difesa dei diritti umani, dei più fragili, al contrasto delle disuguaglianze e delle disparità. Un europeista autentico che ha ricoperto con equilibrio il ruolo di Presidente del Parlamento europeo”.

“Al suo senso delle Istituzioni e al suo impegno – aggiunge Prodi – il nostro Paese e tutti i paesi europei gli devono molto: riuscì a garantire, in piena pandemia, il funzionamento del Parlamento e dell’intera Unione in un momento davvero drammatico della nostra storia. Ero legato a David Sassoli non solo da una comune formazione, ma da sentimenti di autentica amicizia. Tante sono state le occasioni di dialogo e di condivisione e oggi è profondo il dolore per la sua perdita. Il mio pensiero è per la moglie, i suoi figli, la sua famiglia e per tutti coloro che gli hanno voluto bene.”

Pierluigi Castagnetti, ex parlamentare e presidente della Fondazione Fossoli, ricorda così David Sassoli: “La morte di David Sassoli è per me la morte di un amico fraterno. Un grande dolore. Poi la morte di un grande leader europeo, tra i maggiori convintamente europeisti. La morte di un uomo forte che ha combattuto a lungo e in silenzio un male terribile che alla fine ha prevalso. Nel luglio scorso aveva voluto venire al Campo di Fossoli e ha voluto portare anche Ursula von der Leyen perché fosse visibile da che parte stesse l’Europa democratica nella storia del novecento”.

“Nel suo intervento – ricorda Castagnetti online e in una nota, a proposito della visita di Sassoli a luglio all’ex campo – si soffermò a lungo sulla figura di Giuseppe Dossetti, rendendo omaggio a uno dei suoi maestri nell’impegno politico oltre che al monaco di Montesole, l’altro luogo simbolo in cui si manifestò la crudeltà del mostro nazista. Fu l’ultima sua partecipazione a una manifestazione pubblica non istituzionale. Anche per questo consideriamo quella partecipazione il suo testamento politico, di cui gli siamo affettuosamente grati”.

“In questo momento- aggiunge Castagnetti- esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla signora Alessandra e ai figli Livia e Giulio”.

Sabrina Pignedoli, europarlamentare Movimento 5 Stelle, lo ricorda così: “Lo ricordo sorridente nel suo ufficio, mentre stavamo parlando del problema delle mafie e di come agire all’interno del Parlamento europeo per un contrasto più efficace. E così ho scoperto come David Sassoli fosse attento a questo tema tanto che mi propose di presentare il mio libro sulle mafie in Germania nella libreria italiana qui a Bruxelles. Poi il Covid ha deciso diversamente. Sassoli, già volto noto a moltissime persone che lo hanno conosciuto quando alla Rai conduceva il Tg1, è stato un presidente molto attento al ruolo del Parlamento europeo e alle sue prerogative all’interno delle istituzioni dell’UE. Molto attivo nel difendere in Europa i diritti, Sassoli ha sempre preso posizioni forti sulla questione dello stato di diritto, sui migranti, contrastando con vigore le spinte dei sovranismi nazionali che sono riaffiorate negli ultimi anni. Addio presidente”.