Sanità, così il Covid mette a nudo un decennio di tagli

6 gennaio 2022 | 11:39
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Sanità, così il Covid mette a nudo un decennio di tagli

I dati della Fondazione Gimbe per l’Emilia Romagna: ben 48mila e 100 screening mammografici e 219 interventi chirurgici in meno per tumore alla mammella. Riduzione degli interventi per tumore al colon e al retto. Circa 30mila controlli colonrettali in meno. Calo dei ricoveri per infarto miocardico e ictus

REGGIO EMILIA – Calo generale, nel 2020, delle visite specialistiche oncologiche, del 18,6%. Per quel che riguarda il raffronto, marzo-giugno 2020 con lo stesso periodo del 2019, ben 48mila e 100 screening mammografici e 219 interventi chirurgici in meno per tumore alla mammella. Sempre in questi mesi, la riduzione di interventi per tumore al colon è stata di 146 unità e di 33 per quello al retto. Passando allo screening colonrettale, ne abbiamo avuti 30mila in meno. Ci sono stati 278 ricoveri in meno per infarto miocardico e 566 per ictus.

Sono i dati che riguardano la Regione Emilia-Romagna che emergono dal report 2021 della Fondazione Gimbe che si è basata sui dati forniti dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il report del raffronto fra il 2021 e il 2020 non è ancora disponibile. Ma, soprattutto alla luce della recente recrudescenza del virus, questi numeri mostrano come la pandemia stia continuando ad impattare pesantemente sui nostri ospedali e sulla salute dei pazienti non Covid (è di questi giorni la notizia che l’Ausl di Reggio ha dovuto ridurre del 40 gli interventi non oncologici programmati, ndr).

Il report fornisce un confronto del numero di prestazioni erogate in Italia nel 2020 rispetto al 2019, con un totale di 1,3 milioni di ricoveri e 144,5 milioni di prestazioni di specialistica ambulatoriale in meno, a sottolineare l’entità del pesante impatto indiretto della pandemia COVID-19.

Un impatto che è anche il frutto dei tagli continui alla sanità pubblica che si sono susseguiti negli ultimi dieci anni il cui prezzo continua ad essere pagato dai cittadini. Scrive la Fondazione Gimbe: “L’avvento del Covid ha trovato un sistema sanitario nazionale impreparato alla gestione di una pandemia, fortemente condizionato da 21 differenti sistemi sanitari e da una non sempre leale collaborazione Stato-Regioni e indebolito dall’imponente definanziamento già ampiamente denunciato dalla Fondazione Gimbe. Dal 2010 al 2019, infatti, alla sanità pubblica sono stati sottratti quasi 37 miliardi di euro che hanno determinato un grave indebolimento del capitale umano, carenza di posti letto, un parco tecnologico obsoleto”.

Tumore alla mammella
Nel periodo marzo-giugno 2020 la quasi totalità delle Regioni italiane ha registrato una variazione percentuale in negativo del volume di interventi chirurgici relativi a questa patologia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In Emilia-Romagna, in questi mesi, c’è stato un calo del 14% di interventi rispetto a marzo-giugno 2019. Si è passati da 1.550 a 1.331 interventi. Il calo a livello nazionale è stato del 24,4%.

Screening mammografico
Nel periodo gennaio-dicembre 2020, rispetto all’anno precedente, in Emilia-Romagna ci sono stati 48mila e 100 screening in meno, con una variazione rispetto all’anno precedente del 15,7%. Il dato nazionale vede un calo del 26,6% per quasi un milione di screening in meno. Complessivamente, si stima che i dati degli esami di screening mammografico non eseguiti corrispondano a 3.324 carcinomi diagnosticati in meno a livello nazionale.

Tumore del colon-retto
Nel periodo marzo-giugno del 2020 la totalità delle Regioni italiane ha registrato una variazione percentuale in negativo del volume di interventi chirurgici per il tumore del colon rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nella nostra regione si è assistito a un calo del 26% di interventi del colon che, nel periodo marzo giugno, sono passati dai 559 del 2019 ai 413 del 2020. Il calo a livello nazionale è stato del 34,9%.

Passando agli interventi chirurgici per tumore al retto il calo in Emilia-Romagna, sempre nel periodo marzo-giugno, è stato del 18,6% con 177 interventi contro 144. Il calo percentuale a livello nazionale è stato del 18,6%

Prevenzione
Per quel che riguarda la prevenzione, invece, i dati dimostrano una netta contrazione delle prestazioni di screening colonrettale erogate nel 2020 rispetto ai volumi registrati nel 2019, in parte dovuta alla riduzione del numero di persone contattate per l’invito all’effettuazione dell’esame e in parte ad una minore adesione degli utenti stessi, meno propensi a presentarsi per eseguire il test. Complessivamente, si stima che tali dati corrispondano a 1.299 carcinomi e 7.474 adenomi avanzati diagnosticati in meno.

Nel periodo gennaio dicembre la nostra Regione ha visto un calo del 5,2% di questo tipo di screening con 30mila screening in meno. Il dato nazionale vede un calo del 31,8% con quasi due milioni di screening in meno.

Infarto miocardico acuto e ictus ischemico
Secondo i dati Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), nel periodo marzo-giugno del 2020 la totalità delle Regioni italiane ha registrato una variazione percentuale in negativo del volume dei ricoveri per infarto miocardico acuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per quel che riguarda i ricoveri per infarto miocardico acuto, nel periodo marzo giugno 2020, in Emilia-Romagna c’è stato un calo del 21,3% e si è passati dai 1.307 ricoveri del 2019 ai 1.029 ricoveri del 2020. Il calo nazionale è del 22,9%.

Passando ai ricoveri per ictus, invece, la nostra regione ha visto un calo, sempre nel periodo marzo giugno, del 20%. Sono passati dai 2.790 di marzo giugno 2019 ai 2.224 del periodo marzo giugno 2020. Il calo a livello nazionale è stato del 23.2%.