Italia e mondo

Quirinale, raggiunta l’intesa per il Mattarella Bis: in corso la votazione decisiva

29 gennaio 2022 | 18:55
Share0
Quirinale, raggiunta l’intesa per il Mattarella Bis: in corso la votazione decisiva

Il quorum di 505 voti richiesti non è stato raggiunto. La votazione è iniziata alle 16.30

ROMA – Settima fumata nera a Montecitorio, ma l’intesa sul presidente della Repubblica è stata raggiunta. Messa da parte la candidatura di Elisabetta Belloni, direttrice generale del Dipartimento Informazioni e Sicurezza, su cui puntavano Salvini e Conte, è tornato forte il nome di Sergio Mattarella. Il presidente uscente alla settima votazione ha conseguito 387 voti, dopo che in pratica tutte le forze di maggioranza si sono dichiarate a favore di un suo secondo mandato. Dopo di lui Carlo Nordio con 65 e Nino Di Matteo a 39. Il quorum di 505 voti richiesti non è stato raggiunto. Alle 16.30 è iniziata la seconda votazione della giornata, che potrebbe essere quella decisiva.

CONTE: “DRAGHI NON PUÒ SPOSTARSI CON EMERGENZA IN CORSO”
“Draghi non può spostarsi al Quirinale mentre il Paese ha un’emergenza in atto e cittadini aspettano delle risposte. Lo abbiamo fatto per assicurare continuità all’azione di governo”. Lo dice Giuseppe Conte in conferenza stampa alla Camera dei Deputati. “Volevamo un presidente donna non per una questione di formalità sul genere. È stata una battaglia vera, su tavolo, ma abbiamo trovato difficoltà e non siamo riusciti a vincerla. Avevamo comunque un’opzione di garanzia, fuori quota, che è Mattarella”, ha spiegato Conte. “Non ci sono vincitori o sconfitti. Nell’assicurare continuità all’azione di governo non ha vinto Conte o il M55, ma il Paese”, ha concluso.

SALVINI IN AULA, IL CHIARIMENTO CON RONZULLI
Un dialogo fitto, a tratti concitato. Subito dopo il voto, il leader della Lega Matteo Salvini viene raggiunto dalla forzista Licia Ronzulli, vicinissima a Berlusconi. I due si mettono in disparte per un confronto che dura circa cinque minuti, con Ronzulli che sembra incalzare Salvini. Impossibile capire il dialogo tra i due, facile immaginare che al centro del confronto ci siano le spaccature nel centrodestra. Ronzulli sembra infatti lamentarsi di qualcosa. Agita nervosamente le mani mentre Salvini l’ascolta e ripetutamente, a mani giunte, sembra chiedergli ‘ma come è possibile?’. E alla fine, anche il leader della Lega mostra perplessità: prima allarga platealmente le braccia, poi agita la mano nel classico gesto delle ‘dita a pigna’, come a dichiarare la sua impotenza e la sua disapprovazione.

RENZI: “SALVINI TWITTAVA CONTRO MATTARELLA, ORA DICE È SUA SCELTA”
“Lega? Non mi occupo della Lega, me ne sono occupato per una settimana ed è stato sufficiente. Salvini è passato dai tweet del 2015 ‘Mattarella non è il mio presidente’ a Mattarella è una mia scelta”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi, uscendo da Montecitorio. “Spero che Mattarella sia l’ultimo presidente eletto così e che dalla prossima tornata possa essere eletto dai cittadini”, ha aggiunto Renzi. Giorgetti ha chiesto un incontro a Draghi sul governo: “Il governo è più forte o più debole oggi? Il governo è forte come ieri, perché è rimasto lo stesso quadro, con Draghi e Mattarella”, ha concluso il leader di Italia Viva.

SALVINI E GIORGETTI A DRAGHI: “SERVE CHIARIMENTO, PRIORITÀ NON È LA LEGGE ELETTORALE”
Giancarlo Giorgetti non ritira la minaccia di dimissioni. Parlando alla Camera, con il leader della Lega Matteo Salvini affianco, Giorgetti spiega che “non è questione di rimpasto. Ma i problemi sono rilevanti. Se il governo è una squadra deve essere una squadra”. E Salvini aggiunge: “Non ci possono essere ministri che fanno e alleati che disfano”. Ma come mai questa richiesta al governo proprio mentre si arriva a un accordo sul Quirinale? “Noi siamo contentissimi di come’è finita. Ma se c’è una crisi aziendale non può essere colpa di Giorgetti che tre anni fa non c’era. Se comincia questo gioco qui… Le cose vanno tarate”, risponde Giorgetti. Che aggiunge: “Vedo che Letta si preoccupa della legge elettorale proporzionale. Cominciamo bene…”. Salvini più esplicito: “Io conto che da giovedì ci siano tutti i chiarimenti necessari: sicuramente la priorità non è la legge elettorale, come dice il nostro alleato di governo”.

GIORGETTI: “DIMISSIONI? SERVE NUOVA FASE GOVERNO, CHIESTO INCONTRO A DRAGHI”
“Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l’intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica. Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese”. Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti al termine di un incontro con il segretario della Lega Matteo Salvini. I due esponenti della Lega hanno chiesto un incontro a Mario Draghi.

LETTA: “CON M5S TENSIONI MA ORA COALIZIONE PIÙ FORTE DELL’ALTRA”
“Con il M5s è evidente che in questi giorni ci sono state delle tensioni e ieri sera un corto circuito mediatico. Oggi un incontro è stato chiarificatore. Per quanto mi riguarda la nostra coalizione a differenza dell’altra ne esce rafforzata”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, durante una conferenza stampa a Montecitorio. “Ho sentito Di Maio in questi giorni? No sentivo i segretari di partito”, ha aggiunto.

“La legge elettorale deve essere oggetto di discussione. Sicuramente bisogna cambiarla ma non sto qui a indicare una strada”, ha proseguito il segretario Dem. “Lo scenario con Mattarella per i prossimi 7 anni e Mario Draghi a Chigi fino a elezioni è lo scenario migliore. Un altro governo con Draghi al Quirinale sarebbe stato più debole e non so se saremmo riusciti a farlo”, ha spiegato Letta.

“Per quanto ci riguarda il Governo va bene così, ma è nelle prerogative del premier stabilire se apportare cambiamenti”, ha proseguito il leader Dem. “Campo largo con Fi? Cercheremo di capire come questo rapporto possa evolvere ma non credo che possa far parte del campo largo”, ha concluso.

MELONI: “FDI CONTINUA A VOTARE NORDIO AD OTTAVO SCRUTINIO”
“Continueremo a votare Carlo Nordio”. Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, uscendo dalla Camera al termine della riunione coi grandi elettori Fdi in vista dell’ottavo scrutinio. “Se mi aspettavo qualcosa di diverso da Salvini? Mi aspettavo atteggiamenti diversi da molte persone, più coraggio e convinzione. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, altri non ci hanno creduto”, ha aggiunto (fonte Dire).