Covid, l’ira della Lega: “In farmacia solo tamponi fine quarantena”

12 gennaio 2022 | 14:07
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Covid, l’ira della Lega: “In farmacia solo tamponi fine quarantena”

Il Carroccio: “Incomprensibile che non si facciano anche per la fine degli isolamenti”

REGGIO EMILIA – La Lega spara ad alzo zero sul nuovo accordo tra l’Ausl di Reggio Emilia e le farmacie sui tamponi Covid ‘di chiusura’, che riguarderanno però solo chi deve essere “liberato” dalla quarantena (perché contatto di un positivo) e non la fine degli isolamenti (per coloro che hanno contratto il virus).

“Una scelta che come Lega riteniamo incomprensibile e priva di ogni fondamento se non che la gestione è totalmente nel caos”, tuonano gli esponenti del Carroccio Matteo Melato (referente provinciale e capogruppo in Consiglio), la deputata Benedetta Fiorini e i consiglieri regionali e provinciale Maura Catellani, Gabriele Del Monte e Cristina Fantinati.

“Abbiamo compreso e capito sin da subito le difficoltà del momento e il grande impegno messo dai professionisti della sanità reggiana, ma ora è puramente una questione gestionale di chi comanda che non sa più che pesci pigliare”, aggiungono. Le farmacie, ricordano i leghisti, si erano dichiarate pronte ad accogliere i tamponi di fine isolamento dopo la redazione di un piano operativo, “quindi c’erano tutte le possibilità per applicare anche sul nostro territorio quanto annunciato da Governo e Regione.

Addirittura qualche farmacia in modo esemplare aveva da subito cominciato ad effettuare questo servizio, invece è arrivata l’incomprensibile decisione dell’Ausl che blocca tutto lasciando le farmacie sul territorio incredule davanti a questo ennesimo caos gestionale”.

Il risultato? “Centinaia se non migliaia di reggiani sono bloccati a casa da giorni, perdendo giorni di lavoro, per il l’incapacità gestionale della sanità reggiana che ancora non chiama a controllo nei tempi”. La Lega, quindi, chiede “immediatamente una revisione di tale scelta e il coinvolgimento nuovamente delle farmacie per i fine isolamento nel rispetto del decreto governativo e all’annuncio della Regione”. Su questo, avvisano i rappresentanti istituzionali “ci muoveremo in ogni sede”, chiedendo intanto “l’immediato intervento” del presidente della Regione Stefano Bonaccini, del sindaco di Reggio Luca Vecchi e del presidente della Provincia Giorgio Zanni.