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Covid, l’Ausl: “Si soffre, ma il picco è vicino”

14 gennaio 2022 | 15:54
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Covid, l’Ausl: “Si soffre, ma il picco è vicino”

I ricoveri totali ammontano a 226, il dato più alto dal 2021, con un’occupazione dei posti letto pari al 92%: ci sono anche otto bambini in condizioni non gravi

REGGIO EMILIA – Per ora il virus dilaga e bisogna continuare a stringere i denti. Ma al picco della nuova ondata – cui dovrebbe seguire una fase discendente – non dovrebbe mancare molto, come indicano alcune tenui oscillazioni al ribasso del numero dei contagiati. Questo il quadro tratteggiato dai vertici dell’Ausl di Reggio Emilia, nel consueto report settimanale sull’andamento della pandemia in provincia.

I nuovi casi positivi si mantengono infatti elevati ma, come evidenzia il direttore sanitario Nicoletta Natalini, “negli ultimi tre giorni abbiamo avuto un incidenza di 200 casi su 100.000 abitanti, che nei tre giorni precedenti era di 2.250. Vediamo un raggio di speranza”.

La situazione negli ospedali, illustrata dal direttore del Presidio ospedaliero Giorgio Mazzi, resta impegnativa con un numero di ricoverati superiore a quello dell’analogo periodo 2021. In dettaglio, gli accessi totali nei pronto soccorso sono scesi in una settimana da 381 (con 59 positivi) a 343 (con 50 covid positivi) al giorno. La media giornaliera dei ricoveri resta però elevata: 18 pazienti. I posti letto approntati sono 254, il numero più alto dal maggio scorso e in aumento rispetto ai 226 della settimana scorsa.

I posti di terapia intensiva sono 21 per i pazienti covid e otto per quelli delle altre patologie. Con una decisione “dolorosa” l’attività chirurgica è stata ridotta per recuperare anestesiti e rianimatori. I ricoveri totali ammontano a 226, il dato più alto dal 2021, con un’occupazione dei posti letto pari al 92%. Le terapie intensive all’ospedale Santa Maria – 16 persone – sono invece piene al 76%. Tra i ricoverati anche 8 bambini (in condizioni non gravi) e 5 donne gravide.

“La situazione – dice Mazzi – non è al momento confortante. Ma la sensazione, supportata anche da alcuni modelli matematici, indica che siamo abbastanza vicini al plateau. E quindi, con l’aumento delle vaccinazioni nelle fasce più giovani auspichiamo si possa migliorare nelle prossime settimane”.