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Covid, da lunedì test rapidi in farmacia per uscire dall’isolamento

7 gennaio 2022 | 17:18
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Covid, da lunedì test rapidi in farmacia per uscire dall’isolamento

L’assessore Donini: “Sono sicuri”. Il costo, 15 euro, sarà a carico della Regione che li rimborserà

REGGIO EMILIA – E’ prevista oggi la firma dell’accordo che consentirà agli emiliano-romagnoli risultati positivi al Covid in isolamento e agli asintomatici contatti stretti in quarantena fiduciaria di chiudere la procedura e ottenere il via libera per uscire dopo un test rapido in farmacia.

“L’accordo con le farmacie sarà operativo da lunedì 10 gennaio”, conferma l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. In questo modo, evidenzia, “le farmacie saranno una costola del sistema sanitario pubblico: potranno continuare l’attività di screening a carico del cittadino con tamponi rapidi”, ma oltre a questo potranno espletare queste procedure di sanità pubblica. Il costo dei test rapidi per l’uscita dall’isolamento e dalla quarantena, 15 euro, sarà a carico della Regione che li rimborserà.

“Tutte le persone asintomatiche possono recarsi in farmacia per fare la chiusura di quarantena e dell’isolamento. In farmacia possono andarci anche gli studenti delle scuole medie e superiori nel caso in cui in classe si riscontri caso positivo e si debbano testare gi alunni. In questo caso i test sono pagati dalla struttura commissariale”, specifica Donini. “Grazie all’accordo con le farmacie “si può significativamente velocizzare l’attività di testing”, assicura l’assessore, riconoscendo le difficoltà dei dipartimenti di sanità pubblica ad assicurare tempi veloci di esecuzione dei tamponi a fronte della crescita esponenziale dei contagi.

I dubbi, semmai, riguardano l’affidabilità dei tamponi rapidi nell’individuare la variante Omicron, che rischia di sfuggire ai test antigenici. “In guerra si spara con i cannoni, ma si spara anche con fucili. Noi siamo la Regione che fa più molecolari. Quindi, spariamo con i cannoni, ma usiamo anche i test rapidi”, replica Donini.

“Spariamo anche con i fucili, perchè in un periodo di massima incidenza della circolazione virale, ci può essere un tampone rapido che dà un falso negativo, ma se arriva la positività al test antigenico, sei positivo al Covid. Il nostro obiettivo principale è cogliere positività. E’ vero anche che la quarantena dopo dieci giorni asintomatica, se il tampone rapido è negativo, è facile he chi lo ha fatto sia negativo”, assicura l’assessore. “Il problema non è il falso negativo, ma avere tamponi che ci consentano di avere la certezza di individuare le persone con una carica virale tale da infettare”, avverte il microbiologo Vittorio Sambri. “L’attendibilità dei rapidi con Omicron è la stessa. L’importante è avere tanti dati”, conclude lo scienziato.