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Caos quarantene, la Lega: “Guariti beffati, restano senza green pass”

7 gennaio 2022 | 13:53
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Caos quarantene, la Lega: “Guariti beffati, restano senza green pass”

I consiglieri regionali Facci e Marchetti: “Non viene riattivato in spregio alle disposizioni di legge che invece ne prevedono l’aggiornamento in via automatica”

REGGIO EMILIA – In Emilia-Romagna si moltiplicano i casi di “persone uscite dalla malattia con tampone negativo”, ma “costrette ad attendere giorni interi prima di poter essere riammesse alla vita sociale, lavorativa, scolastica, professionale”. Ma oltre al ‘danno’, protesta la Lega, ecco la ‘beffa’: “A coloro che risultavano titolari della certificazione verde al momento della positività, non è stata nemmeno riattivata la stessa dopo l’intervenuta revoca per Covid, in spregio alle disposizioni di legge che invece ne prevedono l’aggiornamento in via automatica”.

I consiglieri regionali della Lega, Michele Facci e Daniele Marchetti, partono da qui per tornare alla carica con l’amministrazione Bonaccini affinchè “non perda tempo: acconsenta a che i tamponi antigenici fatti in farmacia possano certificare la fine dell’isolamento o quarantena, così come previsto dal Governo”. Per i due esponenti del Carroccio, in Emilia-Romagna la gestione del tracciamento dei positivi al Covid e dei loro contatti “è completamente allo sbando, così come gli accertamenti di avvenuta guarigione.

Una situazione di caos che va oltre alla validazione dei tamponi effettuati in farmacia per il fine quaratena, investendo anche i problemi connessi alla comunicazioni via mail alle Ausl dei tamponi negativi, sino ai disservizi connessi alla riattivazione del green pass revocato durante il periodo di positività al Covid”. E in tutto questo, “nonostante il Governo abbia consentito anche ai tamponi antigenici di potere certificare la fine dell’isolamento o quarantena, e abbia previsto la trasmissione del referto negativo al Dipartimento di salute pubblica” per far cessare l’isolamento-quarantena, “il Servizio sanitario regionale incredibilmente non risulta essersi ancora adeguato sul punto”.

Marchetti e Facci ricordano che “già oggi la certificazione verde cosiddetta Super, quella attribuita alle persone vaccinate, determina e condiziona una serie di prerogative e facoltà, che dal prossimo 10 gennaio saranno di rilievo primario se non essenziale. Il mancato ripristino delle certificazioni verdi revocate, pertanto, rappresenta per i loro titolari un nocumento di estrema gravità, idoneo a pregiudicare l’espletamento delle ordinarie occupazioni”.

In altre parole, accusano Facci e Marchetti, “siamo di fronte ad un Servizio sanitario regionale decisamente inadeguato a gestire questa fase della pandemia -quella della guarigione- e che dimostra un’arretratezza organizzativa e tecnologica che pensavamo assente da queste parti”.

Lunedì prossimo l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, convocato in commissione Sanità dell’Assemblea legislativa per un’informativa generale sulla campagna vaccini, “dovrà ben chiarire come mai la sanità regionale non sia in grado di tutelare tempestivamente i pazienti positivi al Covid nella fase della loro guarigione” concludono i due leghisti. Il gruppo del Carroccio in Regione, inoltre, segnala l’esigenza di adeguare le regole per tutelare salute e sicurezza all’interno delle farmacie prese d’assalto per i tamponi. Infatti “un considerevole numero di persone si trova a dover sostare insieme, in contesti in cui il distanziamento fatica a poter essere mantenuto. È quindi necessario rivedere le regole per tutelare salute e sicurezza dei cittadini, che si recano in farmacia per il test o per altri servizi, e degli stessi farmacisti” ed evitare ulteriori rischi di contagio, spiegano i leghisti Marchetti, Simone Pelloni, Facci, Maura Catellani, Fabio Bergamini, Valentina Stragliati.