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Vaccino, il report: “Chi non lo fa rischia morte 5,5 volte di più”

23 dicembre 2021 | 15:37
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Vaccino, il report: “Chi non lo fa rischia morte 5,5 volte di più”

La Regione: i non vaccinati hanno un rischio di infettarsi che va da 2,4 volte di più rispetto ai vaccinati da oltre cinque mesi a 3,4 volte di più rispetto ai vaccinati entro cinque mesi

REGGIO EMILIA – L’efficacia dei vaccini anti-Covid, soprattutto tra coloro che sono stati vaccinati nei cinque mesi precedenti o che hanno ricevuto una dose booster, continua a confermarsi molto elevata in Emilia-Romagna nel prevenire le infezioni, i ricoveri in ospedale e i decessi. A confermarlo è l’ultimo Report dell’agenzia sanitaria e sociale della Regione, che ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze sul territorio nel mese di dicembre (dati al 21/12).

In particolare, i vaccinati da meno di cinque mesi, o coloro che hanno effettuato la dose booster, sono i più protetti. Al contrario, come sottolinea viale Aldo Moro, i non vaccinati hanno un rischio di infettarsi che va da 2,4 volte di più rispetto ai vaccinati da oltre cinque mesi a 3,4 volte di più rispetto ai vaccinati entro cinque mesi; se confrontato con i vaccinati che hanno ricevuto il booster, il rischio è addirittura 7,8 volte più alto.

Per quanto riguarda i ricoveri in ospedale, i non vaccinati rischiano 5,4 volte di più in confronto ai vaccinati da oltre cinque mesi, 6,4 volte di più rispetto ai vaccinati entro i cinque mesi, fino ad arrivare a nove volte di più rispetto a chi ha ricevuto la dose booster. Dato significativo anche per i decessi: chi non ha fatto il vaccino rischia quattro volte di più rispetto ai vaccinati da oltre cinque mesi, e 5,5 volte di più rispetto ai vaccinati entro i cinque mesi.

“I dati dell’ultimo monitoraggio – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini – evidenziano ancora una volta come il vaccino sia il nostro alleato più forte nella lotta contro il Coronavirus. Dal report emerge chiaramente come le persone non vaccinate, rispetto a chi lo è, corrano rischi molto maggiori di contrarre l’infezione, essere ricoverati, anche in terapia intensiva, e di morire. Ancora una volta i numeri confermano quanto la scienza e la medicina dicono: è fondamentale vaccinarsi e fare le terze dosi”. Tra fine ottobre e metà dicembre l’incidenza delle infezioni in Emilia-Romagna è sempre più elevata tra i non vaccinati, “con un trend in aumento nell’ultimo periodo, che si osserva anche tra i vaccinati”, fa sapere la Regione.

L’incidenza di ricoveri in ospedale “è sempre significativamente più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati, anche per questi ultimi si osserva però un aumento dell’incidenza nell’ultimo periodo”. Per quanto riguarda l’incidenza di infezioni che comportano il ricovero in terapia intensiva, “si mantiene contenuta nei vaccinati con ciclo completo, mentre ciò non avviene per i non vaccinati, dove è molto elevata nell’ultimo periodo. Il rischio relativo, standardizzato per età e classe di fragilità clinica/complessità assistenziale, mostra come i non vaccinati abbiano sempre un rischio maggiore di infezione, ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso rispetto a tutte le diverse categorie di vaccinati”.

Infine, il monitoraggio degli ultimi due mesi (14 ottobre-15 dicembre) evidenzia come, quando si considera l’intera popolazione di vaccinati con ciclo completo, la stima dell’efficacia nei confronti delle infezioni si mantenga superiore al 72%, quella nei confronti dei ricoveri all’86%, dei ricoveri in terapia intensiva al 92,6%. I valori dell’efficacia, in particolare per quanto concerne le infezioni, sono inferiori nelle persone con più di 60 anni. L’efficacia nei confronti dei ricoveri, soprattutto in terapia intensiva, si conferma tuttavia elevata anche in queste fasce di età.