Sciopero generale, la Fiom accusa: “Politica ipocrita, dimentica i giovani”

13 dicembre 2021 | 15:51
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Sciopero generale, la Fiom accusa: “Politica ipocrita, dimentica i giovani”
Sciopero generale, la Fiom accusa: “Politica ipocrita, dimentica i giovani”
Sciopero generale, la Fiom accusa: “Politica ipocrita, dimentica i giovani”

I metalmeccanici reggiani andranno in manifestazione a Milano giovedì 16 dicembre

REGGIO EMILIA – Sono pronti anche i dispositivi di protezione individuale anti-covid per lo sciopero generale di Cgil e Uil: mille mascherine Ffp2, ovviamente rosse, per i metalmeccanici reggiani che andranno in manifestazione a Milano giovedì 16 dicembre. “Le prenotazioni dei pullman per Milano stanno andando oltre le previsioni – afferma Marco De Simone, Responsabile Organizzativo della Fiom di Reggio – in pochi giorni ci hanno contattato centinaia di metalmeccanici per unirsi agli altri lavoratori. I delegati sindacali Fiom delle aziende Spal di Correggio, Eviosys (ex Crown) di Calerno, Ognibene Power di Bagnolo in Piano, Argo Tractors (ex-Landini) di Fabbrico, Bosch Rexroth di Vezzano, Dieci di Montecchio e della Dana (ex Brevini) di Reggio Emilia stanno organizzando pullman con i colleghi delle proprie aziende”.

Dice Simone Vecchi, segretario della Fiom Cgil: “Nelle imprese reggiane vediamo aumentare i fatturati e gli ordini, ma anche la precarietà dei giovani. Alle nuove generazioni gli industriali e i leader politici stanno regalando un presente da precari con bassi salari e una pensione a 71 anni con assegni miseri. Riducono le tasse solo al 15% più ricco della popolazione e poi si chiedono perché la gente non vada più a votare. Infatti c’è tanta ipocrisia nelle dichiarazioni politiche ascoltate in questi giorni”.

Continua Vecchi: “I governi che si sono susseguiti di recente hanno distribuito alle imprese decine di miliardi di risorse pubbliche per favorire la transizione ecologica e digitale, ma senza legarli ad alcun obiettivo occupazionale. Forse così avremo aziende più performanti, ma nessuno garantisce che questi sussidi a pioggia si trasformino in posti di lavoro stabili e infatti, come prevedibile, stiamo vedendo un’esplosione di precarietà. Nel resto del Paese alcune multinazionali, da un giorno all’altro, hanno deciso di chiudere le fabbriche e se ne vanno, nell’indifferenza del governo. Così, oggettivamente, si stanno tutelando più i profitti del lavoro”.

Secondo la Fiom “da 20 anni in Italia non esistono politiche industriali e lo Stato ha dismesso qualsiasi ambizione di orientare il mercato verso il benessere collettivo, tutto è delegato alla competizione tra imprese, ma questa incapacità di agire della politica ha deindustrializzato completamente il Mezzogiorno, obbligando migliaia di giovani a cercare fortuna nel nord d’Italia, dove la precarietà continua a crescere”.

Per queste ragioni la Fiom sostiene convintamente lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. Spiega la Fiom: “I giovani rientrano in gran parte nella fascia di reddito più bassa, che non vedrà alcun beneficio dalla Legge di Bilancio e questo aspetto dimostra l’ingiustizia delle scelte del Governo”.

La Fiom Cgil di Reggio Emilia da settimane sta organizzando questa mobilitazione, con oltre quattrocento assemblee nei luoghi di lavoro, una riunione fiume con oltre 250 delegati sindacali, volantinaggi davanti alle aziende e una pervasiva campagna di comunicazione. Conclude Marco De Simone: “Chi non è rassegnato al peggio, chi non accetta le ingiustizie e vuole far cambiare idea al governo è invitato a partecipare alla Manifestazione prenotando alla svelta chiamando lo 0522-457347/457340/457348, ancora pochi i posti disponibili”.