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Covid, nuovo record positivi: 54.762 in 24 ore, 141 le vittime

25 dicembre 2021 | 18:18
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Covid, nuovo record positivi: 54.762 in 24 ore, 141 le vittime

Effettuati quasi un milione di tamponi

REGGIO EMILIA – Sono 54.762 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore, nuovo record da inizio della pandemia. Ieri i casi erano stati 50.599.

Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 144, mentre ieri erano state 141. Sono 500.466 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 39.792 in più rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 5.622.431 e i morti 136.530. I dimessi e i guariti sono invece 4.985.435, con un incremento di 14.851 rispetto a ieri

Sono 969.752 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 929.775. Il tasso di positività è al 5,6%, in aumento rispetto al 5,4% di ieri. Sono 1.071 (ieri erano 1.038) i pazienti in terapia intensiva in Italia, 33 in più di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 106. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 8.892 (ieri erano 8.812), ovvero 80 in più.

La differenza rispetto a un anno fa
Se i dati dei contagiati sono molto alti, è anche vero che la situazione, grazie ai vaccini, è completamente diversa rispetto a un anno fa. Il 24 dicembre 2020 i morti erano 505 mentre ieri ne abbiamo contati 141, mentre i ricoverati nei reparti ospedalieri erano 24.070 e sono 8.812 oggi, mentre nelle terapie intensive i malati erano 2.589 dodici mesi fa e 1.038 oggi.

Bisogna ricordarsi che un anno fa c’era il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e fino alle 7 il giorno di Capodanno. Oggi ci possiamo muovere liberamente. Dal 24 dicembre al 6 gennaio era consentito spostarsi “verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno», rispettando il coprifuoco e «nei limiti di due persone”, oltre ai conviventi.

Nei festivi e prefestivi era consentita la visita ad amici o parenti, ma con alcuni limiti. Nelle altre giornate ci si poteva spostare solo nel proprio comune, a meno che non si vivesse nei comuni sotto ai 5mila abitanti.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio era vietato muoversi in entrata e in uscita da una regione all’altra, anche se in fascia gialla e non arancione o rossa, se non per raggiungere (rigorosamente da soli) persone non autosufficienti. Nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno era vietato uscire dal proprio comune, salvo deroghe per lavoro e salute. Nei giorni festivi e prefestivi i negozi nei centri commerciali erano chiusi. Era vietato andare a sciare, anche perché gli impianti erano chiusi ovunque.

Nelle zone gialle bar e ristoranti chiudevano alle sei della sera e a tavola non si poteva sedere in più di quattro persone, a meno che i commensali non fossero conviventi. Inoltre cinema, teatri, mostre e musei, palestre e piscine erano chiusi.