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Truffa della ricarica bancomat: due fratelli bresciani arrestati

25 novembre 2021 | 09:14
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Truffa della ricarica bancomat: due fratelli bresciani arrestati

I carabinieri di San Polo, in trasferta a Brescia, li hanno fermati mentre stavano effettuando prelievi provento di una truffa in un Atm postale

SAN POLO (Reggio Emilia) – Truffa della ricarica bancomat: due fratelli bresciani di 20 e 26 anni arrestati dai carabinieri di San Polo per concorso nel reato continuato di utilizzo indebito di carte di credito. I militari hanno incastrato i due grazie a una complessa attività investigativa iniziata a fine ottobre. Questo in seguito alla denuncia dell’ennesima vittima che era stata indotta ad effettuare 2 ricariche, per un importo complessivo di circa 270 euro, credendo che avrebbe ricevuto il pagamento per la vendita di 4 pneumatici da neve, la cui vendita aveva pubblicizzato sul sito www.subito.it.

I militari, investigando sulla complessa articolazione di carte PostePay interconnesse tra di loro, hanno verificato che il provento della truffa denunciata dalla vittima reggiana era stata riscossa negli Atm degli uffici postali della provincia di Brescia, ma hanno scoperto anche che la stessa cosa era avvenuta per altre centinaia di truffe messe a segno con il medesimo modus operandi.

Grazie anche al supporto dell’Ufficio antiriciclaggio di Poste Italiane, i carabinieri hanno individuato gli Atm degli uffici postali maggiormente utilizzati per le operazioni di riscossione dei proventi e poi hanno messo in campo un servizio in borghese nel corso del quale, martedì mattina, hanno sorpreso, in flagranza di reato, i due fratelli bresciani che, in un Atm postale di un comune della provincia di Brescia, servendosi di ben 6 carte PostePay, stavano effettuando prelievi per un importo totale di 2.240 euro, provento di un’altra truffa ai danni dell’ennesima vittima che aveva ricaricato inconsapevolmente le carte elettroniche in uso ai truffatori, ritenendo invece di incassare i soldi di quanto aveva venduto on line.

I militari hanno sequestrato, oltre alle carte PostePay rinvenute nella disponibilità degli indagati, anche i telefoni cellulari per i successivi accertamenti. Ora le indagini proseguono per verificare sia se vi siano ulteriori complici dei due fratelli per ricostruire il giro della commissione seriale di queste truffe.