Pattinaggio a rotelle |
0 - Copertina
/
Sport
/

Martina Stefani vola in Portogallo con la nazionale

11 novembre 2021 | 16:23
Share0
Martina Stefani vola in Portogallo con la nazionale

La 14enne di Vezzano ci andrà grazie al quinto posto agguantato nel campionato italiano

VEZZANO (Reggio Emilia) – Martina Stefani, 14anni, vezzanese doc, grazie al quinto posto agguantato nel campionato italiano di pattinaggio artistico a rotelle, è volata con la troupe della nazionale a Paredes in Portogallo. La tecnica padroneggiata dalla pattinatrice reggiana sia in uno “short” sia in un “long” (le due discipline si differenziano per la lunghezza del pezzo musicale e per le difficoltà tecniche) ha impressionato l’intera giuria, portando Martina a vincere la“Cup of Europe 2021 free skating” con un punteggio di 107,51 lasciandosi alle spalle le dirette avversarie spagnole: Africa Valiente Carmona e Ivet Ashurst Nohales.

Martina, come ci si può confermare ai massimi livelli?
I sacrifici non mancano, ma bisogna anche avere tanta costanza e determinazione sia durante gli allenamenti sia in gara. E’ essenziale saper mantenere la calma, basta poco per ruzzolare sulla pista. Ammetto di sentirmi sicura di me stessa e con una buona preparazione viene tutto più facile. Questa vittoria mi inorgoglisce e al contempo sono felicissima di fare parte del magnifico gruppo della Nazionale. Non è cosa da tutti i giorni vestire la casacca azzurra. Questo sogno si è realizzato grazie a Franco Fieni (presidente “Bagnolo Skating Club”) che mi ha permesso di condividere questo percorso di crescita al fianco di mentori del calibro di Giulia Ferrarini, Barbara Audiberti e Raffaello Melossi.

Curiosità, segui qualche rito scaramantico?
Ebbene si: durante le gare indosso le solite calze nere e grigie con disegnate le orecchie di Topolino, invece la mia allenatrice Giulia Ferrarini è obbligata a vestire sempre di rosa, compresa la figlia di nove mesi. Dal canto suo mamma non deve avere con sé nulla di colore bianco-nero.

I tuoi genitori come hanno vissuto questa esperienza?
La preoccupazione più grande è che per la prima volta partivo senza di loro, però posso anche affermare che per me è stata un’esperienza verso l’autonomia. E’ un dato di fatto che maturo ogni giorno che passa. Come sempre l’ansia della mamma la porta a non seguire la gara, mentre papà non si perde ogni mio singolo movimento. Permettimi di aggiungere che mi risuonano sempre alla mente le parole della mia trainer Barbara Audiberti, la quale mi ripete sempre che le cose vengono col tempo e non devo mai pensare in grande. Ora il prossimo obiettivo è arrivare alla categoria “Senior” con la massima calma, senza forzare e soprattutto senza montarmi la testa. Mi piace pensare che sono una ragazza che viaggia con i piedi per terra.