Landi Renzo, sciopero contro appalto esterno magazzino

10 novembre 2021 | 14:20
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Landi Renzo, sciopero contro appalto esterno magazzino

Fiom e Fim Reggio Emilia: “Addetti demansionati e precari licenziati”

REGGIO EMILIA – Sciopero riuscito alla Landi Renzo, azienda di famiglia del commissario della Camera di commercio Stefano Landi, dove gli operai hanno svuotato ieri i reparti produttivi e il magazzino per opporsi alla scelta della direzione aziendale di esternalizzare il reparto spedizioni. “Contestiamo la scelta dell’esternalizzazione perché è una forma di risparmio da parte dell’azienda che si realizza esclusivamente a danno dei lavoratori – spiegano la Fiom di Reggio Emilia e la Fim Emilia Centrale che hanno indetto l’astensione – e non capiamo come una scelta di questo tipo possa essere considerata strategica per il futuro della Landi Renzo”.

In passato, continuano i sindacati, “è successo spesso che le aziende facessero appalti per poter applicare a quei lavoratori condizioni contrattuali inferiori, e quindi a parità di attività risparmiare sugli stipendi, ma negli ultimi anni molte imprese importanti hanno fatto scelte nella direzione opposta, e per questo la scelta di Landi Renzo viene considerata anacronistica oltre che socialmente ingiusta”. Secondo l’azienda, i magazzinieri del reparto esternalizzato sarebbero ricollocati in produzione e in questo modo, a giudizio delle parti sociali, “con buone probabilità sarebbero demansionati”.

Inoltre, “in questa maniera andrebbero a ricoprire attività produttive che potrebbero garantire un futuro stabile a circa una dozzina di lavoratori precari oggi presenti in azienda”. Infatti, sottolineano ancora Fiom e Fim “l’effetto collaterale di questa esternalizzazione è la mancata conferma di lavoratori in somministrazione che ormai avevano cominciato a credere di poter essere stabilizzati alla Landi Renzo dopo anni di precarietà e che invece si troveranno da gennaio senza lavoro”.

In estrema sintesi, concludono i rappresentanti dei lavoratori, “si tratta di una scelta industriale che produrrà nuovi disoccupati e demansionamenti con la conseguenza che i dipendenti della Landi Renzo vedranno svilire le professionalità maturate in decenni di lavoro in azienda”. Fiom e Fim si dichiarano disponibili al confronto a patto che nel frattempo l’appalto esterno del magazzino sia congelato. Non escludendo, in caso contrario, “che riprendano in maniera più vigorosa le proteste dei lavoratori”.