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La variante Covid sudafricana preoccupa: vietato l’ingresso in Italia a chi arriva da otto Paesi

26 novembre 2021 | 18:12
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La variante Covid sudafricana preoccupa: vietato l’ingresso in Italia a chi arriva da otto Paesi

La nuova variante sarà al centro di una riunione convocata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)

ROMA – Una nuova variante di Covid-19 rilevata in Sudafrica sarà oggi al centro di una riunione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Nel corso dell’incontro si dovrà decidere se il ceppo, identificato come “B.1.1.529”, sia da considerarsi di “rilievo” o “preoccupante” alla luce dei dati sul grado di contagiosità e del “livello elevato di mutazioni”.

Le notizie sulla variante hanno spinto alcuni governi, come quelli di Gran Bretagna e Israele, e anche l’Italia, a introdurre restrizioni agli ingressi da alcuni Paesi dell’Africa australe. Secondo Maria Van Kerkhove, esperta dell’Oms, “sulla variante non si sa ancora molto” ma c’è preoccupazione per “l’elevato numero di mutazioni”, dal momento che questa caratteristica “può avere un impatto sullo sviluppo del virus”.

Oggi i mercati finanziari hanno reagito ai timori legati alla pandemia. L’indice giapponese Nikkei 225 ha perso il 2,9 per cento, l’Hang Seng di Hong Kong il 2,1 per cento. Le restrizioni agli ingressi introdotte in più Paesi sono state contestate dal ministero degli Esteri del Sudafrica, che le ha definite “affrettate”.

ITALIA CHIUDE A 8 PAESI AFRICANI

“Sono vietati l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini ad eccezione dei cittadini italiani che abbiano la residenza anagrafica in Italia da data anteriore alla presente ordinanza, unitamente ai figli minori, al coniuge o alla parte di unione civile, a condizione che non manifestino sintomi da Covid-19″. Lo comunica il ministero della Salute con un’ordinanza, al fine di contenere la diffusione di casi con variante B.1.1.529, riscontrata in Sudafrica, che per gli esperti sembrerebbe maggiormente contagiosa e su cui si attende un’ulteriore allerta da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità .

“Le persone che si trovano già nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti all’ordinanza hanno soggiornato o transitato dai Paesi già elencati, anche se asintomatiche- specifica il provvedimento- sono obbligate a comunicare immediatamente l’avvenuto ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, a sottoporsi a test molecolare, da effettuarsi per mezzo di tampone nonché a sottoporsi ad isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni, con obbligo di effettuare un ulteriore test molecolare al termine del periodo di isolamento”.

L’ordinanza ha effetto immediato e resta in vigore fino al 15 dicembre 2021, se non verrà prorogata; chiaramente non si applica “ai voli, anche indiretti, iniziati non oltre la data di pubblicazione della stessa ordinanza”. L’Unione Europea ha segnalato in queste ore che la variante indicata B.1.1529 è stata già individuata in Belgio.

SPERANZA: “BENE INIZIATIVA VON DER LEYEN SOSPENSIONE VOLI DA AFRICA SUD“

“Apprezzo molto l’iniziativa di von der Leyen. È fondamentale il coordinamento europeo su queste decisioni. È una pandemia globale e una delle sue lezioni è che non bastano risposte solo a livello nazionale”. Lo scrive sul proprio profilo Twitter il ministro della Salute, Roberto Speranza. L’esponente del governo commenta così la decisione della Commissione europea che oggi ha raccomandato ai Paesi Ue l’impiego di un ‘freno di emergenza’ per i viaggi dall’Africa Meridionale, nel tentativo di arginare la variante del virus presente in quella regione. La presidente Ursula von der Leyen ha chiesto la sospensione di tutti i voli con i Paesi interessati nel tentativo di ‘limitare la diffusione’ della variante. Von der Leyen ha aggiunto che “i viaggiatori di ritorno dalla regione saranno tenuti al rispetto di rigide regole di quarantena” (fonte Dire).