Consiglio comunale, approvata la riforma della Fondazione dello Sport

23 novembre 2021 | 15:45
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Consiglio comunale, approvata la riforma della Fondazione dello Sport

Dopo 14 anni di attitivtà, compiuta con 120 aderenti, l’amministrazione promuove una revisione di statuto e protocollo

REGGIO EMILIA – Dopo 14 anni di attività – fu istituita nel 2007 quale Fondazione di partecipazione – la Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia si prepara a una importante riforma, che riguarda la revisione dello Statuto e conseguenti modifiche del Protocollo d’intesa con la stessa Amministrazione comunale.

Accrescere la partecipazione, l’efficacia e l’efficienza dell’organismo, accrescendo fra l’altro le responsabilità della Fondazione in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi che fanno capo alla sua gestione, sono gli obiettivi principali della riforma, avviata dall’Amministrazione e presentata nelle sue parti principali dall’assessora allo Sport Raffaella Curioni al Consiglio comunale per il voto. L’esito è stato il seguente: 20 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è, Bertucci del M5S), 10 voti contrari (Lega Salvini premier, Coalizione civica, Fratelli d’Italia, Forza Italia) e 1 astenuto (Soragni del M5S).

LA RIFORMA IN TRE PASSAGGI – I tre diversi passaggi della riforma della Fondazione per lo Sport, concordati e discussi con il mondo sportivo reggiano sono:

Un aggiornamento dello Statuto volto a dare più autonomia di indirizzo, proposta e controllo al Consiglio di gestione della Fondazione (espressione dell’Amministrazione comunale e del mondo sportivo), al Comitato di indirizzo (espressione degli enti di promozione sportiva, del Coni e del Cip) ed al Presidente, nomina fiduciaria del sindaco ed in coordinamento con l’assessore delegato allo Sport, con un ruolo propositivo e di intervento all’Assemblea dei partecipanti.

Lo Statuto inoltre mette in capo al Presidente della Fondazione per lo Sport la nomina del Direttore della Fondazione stessa che lo incaricherà utilizzando i criteri di una selezione pubblica per titoli e colloquio per un periodo massimo di tre anni che potrà essere rinnovato o prorogato alla scadenza da deliberazione del Consiglio di gestione per un periodo complessivo comunque non superiore ai cinque anni.

L’intento di valorizzare ruolo, autonomia e capacità di indirizzo della Fondazione così rinnovata e riorganizzata dovrà in conseguenza trovare compimento anche in un aumento delle risorse disponibili, da parte dell’Amministrazione comunale.