Pandora Papers, spunta il nome di Carlo Ancelotti

8 ottobre 2021 | 18:29
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Pandora Papers, spunta il nome di Carlo Ancelotti

L’allenatore di Reggiolo, secondo quanto riporta L’Espresso, è fra i vip italiani che avrebbero costituito società nei paradisi fiscali

REGGIO EMILIA – Spunta anche il nome del reggiano Carlo Ancelotti nei Pandora Papers. L’allenatore di Reggiolo, secondo quanto riporta L’Espresso, è fra i vip italiani che avrebbero costituito società nei paradisi fiscali dove le loro ricchezze e guadagni sarebbero finite sotto l’ombrello di società (in questo caso alle British Virgin Islands) che garantiscono segretezza assoluta sull’identità dell’effettivo proprietario dei beni.

L’allenatore del Real Madrid è in buona compagnia dato che, sempre secondo l’inchiesta de L’Espresso, nei paradisi fiscali dei Caraibi, sempre alle British Virgin Islands, avrebbero costituito società off shore anche l’allenatore della Nazionale, Roberto Mancini e il suo ex compagno di squadra Gianluca Vialli.

Ancelotti, come è noto, ha un contenzioso in corso con il fisco spagnolo e l’Agencia Tributaria spagnola, nel giugno scorso, gli ha sequestrato un milione e 420 mila euro con l’accusa di aver omesso di dichiarare al fisco una parte dei compensi ricevuti in Spagna nel 2014 e nel 2015. Secondo la procura di Madrid con un contratto del primo luglio 2013 Ancelotti avrebbe solo “apparentemente” trasferito per 10 anni i suoi diritti d’immagine alla società Vapia Limited delle British Virgin Islands, incassando 25 milioni di euro. Secondo quanto riporta l’Espresso i termini di quel contratto sarebbero cambiati più volte e già il 4 di luglio del 2013 sarebbe entrata in scena una seconda società: non più Vapia Limited, ma Vapia LLP, una sorta di srl.

I documenti dei Pandora Papers, portati alla luce da un consorzio di giornalismo investigativo, integrano le carte depositate al registro societario inglese e aiutano a capire meglio la storia di questa triangolazione finanziaria che si sarebbe sviluppata tra Madrid, Londra e i Caraibi. Scrive il settimanale italiano: “Vapia LLP, fondata il 4 ottobre 2013, appena tre mesi dopo l’arrivo di Ancelotti a Madrid, ha infatti sede nella capitale britannica, mentre l’omonima Vapia Limited è stata costituita alle BVI e ha come beneficiario l’allenatore italiano. Fino al 2020, Vapia LLP viene qualificata negli atti come ‘dormant company’, inattiva. Vapia Limited, invece, quella dei Caraibi, compare come ‘designated member’ della sua omonima società inglese. Una funzione che le conferisce poteri importanti, tra cui nominare il revisore dei conti”.

L’Espresso ha potuto consultare anche il modulo degli azionisti della Vapia delle British virgin island. Scrive il settimanale: “A pagina quattro, si leggono i nomi della Sonymore Limited e della Appledore Consulting Limited, i due schermi societari che detengono fiduciariamente, per conto di Ancelotti, il capitale della offshore. L’Information Form segnala anche che la società caraibica ha acquistato diritti d’immagine per un valore di 25 milioni di euro. Questa è proprio la cifra che sarebbe stata versata ad Ancelotti quando avrebbe venduto, secondo l’accusa del fisco spagnolo, solo ‘apparentemente’, i suoi diritti d’immagine”.

Nella ricostruzione del fisco spagnolo “il Real Madrid ha effettuato ritenute fiscali, nel 2014 e nel 2015, per importi rispettivamente di 251.212 e 621.789 euro, mentre Magnolia Tv España lo ha fatto per 17.325 euro”. Esclusi questi importi, per la Procura spagnola, né Ancelotti, “né nessuna delle società che apparentemente detengono i diritti di sfruttamento d’immagine, hanno dichiarato o versato tasse in qualsiasi parte del mondo”.

Dopo queste accuse, riprese dai media spagnoli, il 22 dicembre 2020 la Vapia LLP si è cancellata dai registri societari. Ancelotti il 23 luglio scorso ha ammesso, di fronte ai giudici, di aver aggirato le imposte, ma solo parzialmente: nega di aver evaso le tasse anche nel 2015, perché a maggio di quell’anno aveva già lasciato la Spagna, licenziato dal Real Madrid. L’Espresso e il quotidiano spagnolo El Pais hanno inviato domande dettagliate ad Ancelotti, che tramite il suo legale ha risposto per email: “Non faremo dichiarazioni”.