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Manodori, nuovo bando contro crisi post Covid

5 ottobre 2021 | 15:51
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Manodori, nuovo bando contro crisi post Covid

Al via laboratori su assistenza domiciliare, welfare e adolescenti

REGGIO EMILIA – La Fondazione Manodori di Reggio Emilia lancia un nuovo bando che, per arginare le conseguenze della pandemia sulle nuove “fragilità sociali”, intende sperimentare modelli innovativi di servizi alla persona e di welfare territoriale. Si chiama “Esc” (Esperienze di comunità) ed è nato dopo l’esperienza pluriennale fatta con il bando “WelCom”, diretto a sostenere progetti in grado di sviluppare circoli virtuosi e autosostenersi nel tempo.

In particolare lo scorso giugno si sono svolti quattro incontri tra i vertici della Fondazione e i referenti di enti pubblici ed organizzazioni di welfare, educazione, salute pubblica, mondo imprenditoriale e sindacale. Da qui sono emersi i tre temi su cui focalizzare dei “laboratori partecipati”, che a loro volta stenderanno i progetti da realizzare, a partire dal 2022, con il sostegno della Manodori.

Nello specifico il primo dei laboratori – per iscriversi c’è empo fino al 29 ottobre – verterà su: “cura e prossimità”, per arrivare ad organizzare servizi domiciliari e assistenza sanitaria tenendo conto della quotidianità e di esigenze specifiche, attivando azioni di supporto reciproco pur nella rete del sistema sanitario territoriale.

Nel secondo laboratorio si rifletterà invece sulla situazione di “non presenza” degli adolescenti, per stimolare la nascita di una rinnovata voglia di socialità e contrastare l’uso del digitale come rifugio. Sui luoghi in cui crescono e vengono nutriti i rapporti umani si rifletterà invece nel terzo laboratorio, in cui convergono tematiche legate al contrasto all’isolamento e alla solitudine, al volontariato e alla cittadinanza attiva.

“La situazione di crisi che stiamo ancora attrversando – spiega il presidente della Manodori Romano Sassatelli – ha fatto emergere ed ha amplificato le situazioni di maggiore fragilità. Al contempo, ci spinge e ci stimola a trovare nuove soluzioni, ad intraprendere percorsi creativi per ideare progetti che siano coerenti con uno scenario in evoluzione”.

Lo “spirito di solidarietà che contraddistingue il territorio reggiano e che sta alla base del nostro operato ci induce a volgere lo sguardo ai più deboli, a coloro che vivono disorientamento e solitudine, alle criticità nel nostro sistema di assistenza e di cura”, aggiunge Sassatelli. Grazie all’attivazione di un nuovo sistema di valutazione dell’impatto dei progetti che saranno realizzati “il nuovo bando Esc sarà l’occasione per implementare, fin dalla progettazione, la ricaduta sociale, l’efficacia e la coerenza degli interventi realizzati”, sottolinea infine il presidente.