Finalmente Domenica, confronto su Scienza e Democrazia

30 ottobre 2021 | 14:35
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Finalmente Domenica, confronto su Scienza e Democrazia

Alessia Ciarrocchi, biologa molecolare e Ivan Levrini, docente di Storia e filosofia, si confrontano domenica alle 11

REGGIO EMILIA – Alessia Ciarrocchi, biologa molecolare e Ivan Levrini, docente di Storia e filosofia, si confrontano alle 11 di domenica 31 ottobre a Finalmente Domenica su Scienza e Democrazia. Una questione che la pandemia ha riportato di fortissime attualità.

Nel corso del XVII secolo si è verificato un cambiamento in due ambiti fondamentali del sapere, la scienza e la teoria politica, le quali da allora non hanno mai smesso di cooperare al progresso dell’umanità. La scienza si è articolata in ambiti sempre più specialistici e il pensiero politico ha contribuito a sviluppare, benché non sempre, le ragioni della libertà e della democrazia. Scienza e democrazia hanno dunque proceduto in modo integrato.

Tuttavia, da tempo, tale rapporto è attraversato da una crisi che rende difficile aggiornare i termini di una feconda relazione, e che ostacola la definizione di un nuovo ruolo della scienza in rapporto alla società civile e alla politica. La scienza ha necessità di dialogo e confronto critico, aspetti essenziali anche della società democratica, al di fuori della quale la stessa scienza rischia di atrofizzarsi. Occorre che la scienza si confronti con le forme della democrazia. È importante che la comunità scientifica trovi nuove modalità di comunicazione per raccontare il proprio lavoro, e il significato che esso assume nell’affrontare i problemi della comunità umana.

Nel farlo la scienza deve costruire ponti che accorcino la distanza con i cittadini. D’altro canto, attraverso un rinnovato dialogo, la società può partecipare al percorso della scienza in modo che si superino le diffidenze e si costruisca un percorso di supporto reciproco. Occorre favorire un circolo virtuoso in cui la società si prenda cura della scienza e la scienza si prenda cura del benessere e del progresso sociale.

Attraverso una nuova legittimazione, la scienza può tornare ad essere un riferimento per le rappresentanze democratiche e un mezzo imprescindibile grazie al quale procedere con maggiore coscienza sia dei problemi che incalzano l’umanità contemporanea, sia delle opportunità di soluzione che si offrono in vista dello sviluppo futuro.