Novellara, ai domiciliari per spaccio viola le prescrizioni: arrestato

21 agosto 2021 | 10:39
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Novellara, ai domiciliari per spaccio viola le prescrizioni: arrestato

E’ il pakistano 38enne arrestato dai carabinieri per aver fornito la dose letale a una 39enne deceduta per mix di droga e alcol. Assolto in primo grado dal reato di morte come conseguenza di altro delitto, è stato comunque condannato per spaccio

NOVELLARA (Reggio Emilia) – Ai domiciliari per spaccio, viola le prescrizioni: 38enne pakistano arrestato. L’uomo, accusato di aver fornito una dose letale a una 39enne deceduta per mix di droga e alcol, era stato assolto in primo grado dal reato di morte come conseguenza di altro delitto, ma era stato comunque condannato per spaccio a 4 anni e 4 mesi di reclusione.

I militari hanno infatti accertato, a carico del 38enne pakistano, reiterate violazioni delle prescrizioni del divieto di comunicare con persone estranee al suo nucleo familiare. Inoltre, durante un controllo nella sua abitazione, i carabinieri hanno trovato della droga. Il tutto è stato segnalato dai carabinieri di Novellara alla Procura che ha disposto l’aggravamento della misura nei confronti dell’uomo che è stato portato in carcere.

Il 38enne era stato arrestato nel marzo del 2020 con l’accusa di essere il responsabile della morte per overdose di eroina di una 39enne che era stata trovata il 24 ottobre 2019 senza vita in un garage di una abitazione di Novellara. Secondo i carabinieri era stato lui a cedere la dose letale. Era finito dunque in carcere con l’accusa di spaccio di stupefacenti e morte come conseguenza di altro reato. La perquisizione, eseguita durante le fasi dell’arresto, aveva permesso di trovare e sequestrare 5 dosi di eroina (cucite all’interno del giaccone), oltre 700 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio e due smartphone.

A maggio scorso la vicenda è approdata in Tribunale con il 38eenne pakistano accusato sia di aver venduto la dose letale alla donna (da qui l’imputazione di morte come conseguenza di altro reato), sia di spaccio di stupefacenti non solo alla persona deceduta, ma anche ad altri in relazione allo stupefacente rinvenuto all’atto dell’arresto. Per lui la Procura aveva chiesto la condanna ad oltre 7 anni di reclusione, ritenendolo responsabile di entrambi i reati, ma il Gup l’ha condannato solo per spaccio a 4 anni e 4 mesi di reclusione, assolvendolo per il reato più grave (“perché il fatto non sussiste”), non ritenendolo responsabile della morte della 39enne.

Dato che la sentenza non è definitiva il 39enne è rimasto ai domiciliari con la prescrizione del divieto di parlare con persone estranee al nucleo familiare. Prescrizione che, stando a quanto accertato dai carabinieri di Novellara, ha violato e quindi è tornato in carcere.