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Aemilia, Bernini non perseguibile per danno di immagine

10 agosto 2021 | 12:25
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Aemilia, Bernini non perseguibile per danno di immagine

La Corte dei Conti respinge la richiesta della procura per l’ex assessore di Parma

REGGIO EMILIA – L’ex assessore comunale di Parma Giovanni Paolo Bernini non può essere perseguito dalla Corte dei Conti per danno d’immagine, in conseguenza del suo coinvolgimento nel processo contro la ‘ndrangheta Aemilia. A chiederlo era stata la Procura generale di Bologna, domandando che all’esponente parmigiano di Forza Italia fosse ingiunto di pagare un risarcimento di 100.000 euro.

La Corte dei Conti regionale, che ha citato a giudizio i pubblici funzionari e gli appartenenti alle Forze dell’ordine coinvolti nel procedimento, ha però dichiarato in una sentenza la nullità d’azione della Procura contro Bernini. Questo perché, in estrema sintesi, la richiesta di risarcimento non sarebbe giustificata, vista la mancanza di una condanna del politico.

Bernini infatti era stato inizialmente accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e poi di voto di scambio. In seguito l’accusa era stata riformulata in corruzione elettorale per un versamento di 50.000 euro al boss Romolo Villirillo. Ma poi l’ex assessore della Giunta Vignali era stato prosciolto per intervenuta prescrizione (Fonte Dire).