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Sardegna senza pace, nuova giornata di incendi

28 luglio 2021 | 17:48
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Sardegna senza pace, nuova giornata di incendi

L’appello del presidente Solinas alla politica: “Adesso unità”

CAGLIARI – Ancora fiamme in Sardegna. Oltre alle attività di bonifica del vasto rogo che ha devastato l’Oristanese -sul posto stanno intervenendo cinque elicotteri regionali dalle basi di Farcana, Fenosu, Sorgono e Bosa, un Superpuma e sei Canadair, tra cui i due francesi- il Corpo forestale da conto di incendi a San Basilio e Serri, Sud Sardegna, a Tortolì, in Ogliastra, e a Bottidda, in Provincia di Sassari. Qui le fiamme hanno minacciato le case del paese.

“Si precisa che i mezzi aerei sono movimentati da un incendio all’altro a seconda delle esigenze comunicate dal direttore delle operazioni di spegnimento- si legge in una nota del Corpo forestale-. In totale nella giornata odierna stanno operando quattro Canadair nazionali e due Canadair francesi”.

DA SOLINAS APPELLO ALLA POLITICA: “ORA UNITÀ”
“La parola d’ordine deve essere ‘unità’. Dobbiamo uscire insieme da un’emergenza che deve accomunare tutta la classe dirigente della Sardegna, senza differenziazioni di schieramenti e colori. In questo momento la gente non capirebbe se ci comportassimo diversamente”. Questo l’appello del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, intervenuto oggi nell’aula del Consiglio regionale sull’emergenza incendi che ha messo in ginocchio in particolare l’Oristanese.

“Oggi dobbiamo dare risposte – le parole di Solinas – e le risposte che daremo saranno quelle della politica nel suo complesso. Tutto ciò che non riusciremo a fare sarà una responsabilità della politica nel suo complesso. Dobbiamo avere la capacità di guardare ad una prospettiva, a come possiamo contribuire, con i fondi del nuovo Piano di sviluppo rurale e del Pnrr, a fare in modo che questa ferita sul volto della Sardegna sia rimarginata nel più breve tempo possibile. Ho chiesto all’assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino, di verificare immediatamente quali disponibilità ci possano essere per stanziare un fondo di interventi urgente, laddove non si possa attendere l’esito della contrattazione degli aiuti con il governo. Spero, a breve, di portare all’attenzione dell’aula una norma in questo senso”.

Quella che ha colpito la nostra isola negli ultimi giorni, “è un’immane tragedia- sottolinea quindi il governatore- un fronte di fuoco così ampio non conserva memoria in Sardegna negli ultimi trent’anni. Oggi la situazione nell’Oristanese vede impiegati sei Canadair in attività di bonifica, ma l’estensione del rogo è stata talmente ampia che le operazioni richiederanno almeno dieci giorni, forse di più”.

Prosegue Solinas: “Al netto della piaga degli incendi, delle indagini per verificare se siano frutto di mani criminali, credo che dovremmo porci, come classe politica, degli altri interrogativi, a partire da una riflessione di quanto sia fragile la bellezza che ci circonda, di quanto sia fragile l’equilibrio di un ecosistema che purtroppo è stato trasformato da tante norme in una cartolina di mero valore estetico”.

L’ambiente, spiega Solinas, “è un ecosistema con delle interazioni inevitabili tra natura e uomo, e l’aver portato a una visione massimalista anche la possibilità di fruizione dei boschi, ha in qualche modo alterato un equilibrio millenario di attività portate avanti dagli uomini, dal taglio colturale, al pascolo. Ultimamente, sull’altare di una visione estetica della vita, si sono sacrificate attività che avevano la finalità di preservare le superfici boschive” (fonte Dire).